L'Intelligenza Artificiale sta chiaramente suscitando una serie di preoccupazioni tra gli esperti del settore, che indicano una rapida trasformazione nel panorama lavorativo entro i prossimi due anni. Secondo un recente sondaggio condotto da edX, una piattaforma di formazione online, ben il 49% dei dirigenti intervistati ritiene che quasi la metà delle competenze presenti nella forza lavoro attuale diventeranno obsolete entro il 2025 a causa dell'avanzamento dell'IA.
Il sondaggio rivela che entro i prossimi cinque anni, le organizzazioni prevedono di eliminare oltre la metà (56%) dei ruoli di lavoratori con conoscenze di base a causa dell'IA. Inoltre, il 79% dei dirigenti ritiene che nuovi ruoli emergeranno grazie all'IA, creando un nuovo panorama lavorativo. Sorprendentemente, il 56% degli stessi dirigenti prevede che i propri ruoli saranno completamente o parzialmente sostituiti dall'IA.
Tuttavia, esistono divergenze di opinioni in merito a queste prospettive apocalittiche. Richard Jefts, vicepresidente esecutivo e direttore generale presso HCL Software, suggerisce che l'impatto immediato dell'IA sulle carriere potrebbe essere minimo, visto che molte aziende sono ancora nelle fasi iniziali dell'adozione dell'IA.
Sebbene l'IA possa ridefinire ruoli e prospettive di carriera, alcuni esperti sottolineano la necessità di adattarsi piuttosto che abbandonare competenze acquisite. Jonathan Martin, presidente di WEKA, consiglia di utilizzare gli strumenti emergenti dell'IA per migliorare le proprie forze, piuttosto che riorientare completamente la propria carriera.
Nonostante le preoccupazioni, Vittorio Cretella, CIO di Procter and Gamble, prevede che le applicazioni di successo dell'IA amplificheranno le abilità umane anziché sostituirle. Sottolinea che il contributo umano rimarrà essenziale nella fase di definizione del problema e nell'identificazione di pattern.