Uno sciame di droni su un altro pianeta, il progetto finanziato dalla NASA

Tramite il programma NAIC, la NASA potrebbe finanziare progetti davvero stravaganti in arrivo nei prossimi anni.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La NASA sta finanziando 13 ambiziosi progetti che potrebbero un giorno condurre a missioni spaziali, spaziando dalla ricerca di segni di vita su Marte all'esplorazione di un pianeta extrasolare vicino con migliaia di veicoli spaziali.

Nel contesto del programma NAIC (Innovative Advanced Concepts) della NASA, l'agenzia spaziale statunitense sta sostenendo idee apparentemente stravaganti provenienti dall'industria e dal mondo accademico, idee che vanno oltre i suoi piani a breve termine. Venerdì scorso ha annunciato i vincitori della Fase I del 2024, ciascuno dei quali riceverà fino a 175.000 dollari per impreziosire i propri progetti ed elaborare piani su come le tecnologie proposte verranno o potrebbero essere utilizzate.

Uno dei progetti più visionari proviene da Space Initiatives, una startup con sede in Florida, che intende inviare minuscoli veicoli spaziali (droni), ognuno pesante pochi grammi, verso una stella vicina utilizzando vele luminose alimentate da laser. Questa flotta di migliaia di minuscole sonde agirebbe come uno sciame autonomo nello spazio, dirigendosi verso Proxima Centauri, una stella situata a circa 4,2 anni luce di distanza, che potrebbe ospitare un pianeta extrasolare potenzialmente abitabile.

Il progetto richiederebbe un laser in grado di generare circa 100 gigawatt di potenza per spingere le leggere vele dello sciame. Teoricamente, questo collettivo di veicoli spaziali potrebbe raggiungere Proxima Centauri entro 20 anni nel terzo quarto di questo secolo e comunicare con la Terra con un intervallo di tempo di andata e ritorno di otto anni.

Cinque dei 13 progetti sono concentrati su Marte. Coflow Jet, un'azienda aerospaziale con sede in Florida, mira a far volare il primo veicolo ad ala fissa su Marte con il nome di MAGGIE. Si prevede che MAGGIE sarà in grado di volare fino a 0,25 volte la velocità del suono nei cieli marziani con una batteria completamente carica. Questo veicolo potrebbe coprire 179 chilometri in 7,6 giorni marziani a un'altitudine di 1.000 metri, con una copertura totale di 16.048 chilometri in un anno.

Altri quattro dei progetti focalizzati su Marte mirano al supporto della sopravvivenza umana e alla ricerca di forme di vita aliene. Ad esempio, l'Università della California, a Los Angeles, propone di costruire serbatoi di stoccaggio per propellenti criogenici per garantire abbastanza carburante per il ritorno dei futuri astronauti da Marte. Nel frattempo, la Georgia Tech Research Corporation sta progettando una cella elettrolitica magnetoidrodinamica per estrarre e dividere l'acqua in ossigeno e idrogeno gassoso su Marte, supportando fino a quattro astronauti.

Un progetto interno della NASA finanzierà l'Ames Research Center, che sviluppa un sistema rigenerativo di riduzione del perclorato utilizzando batteri geneticamente modificati per rendere l'acqua su Marte potabile. Tra gli altri progetti, c'è l'idea di un interferometro per immagini ottiche ad alta risoluzione, a base lunga, per studiare stelle e buchi neri dalle lunghezze d'onda visibili e ultraviolette dalla superficie della Luna. Fauna Bio, un'azienda biotecnologica in California, sta sviluppando un dispositivo di ibernazione in microgravità, chiamato STASH, che verrà testato sulla Stazione Spaziale Internazionale, con l'obiettivo di mantenere in ibernazione esseri umani per viaggi spaziali a lungo raggio.

Infine, ci sono progetti che coinvolgono tecnologie di prossima generazione per supportare l'esplorazione spaziale, come i sensori dei City Labs della Florida alimentati da batterie nucleari sulla Luna, razzi a vela solare del Charles Stark Draper Laboratory del Massachusetts e satelliti del MIT con antenne leggere in fibra per raccogliere dati sulla Terra. L'Università di Washington ha proposto una missione con una rete di satelliti alla periferia del Sistema Solare per misurare le distanze dalle fonti extragalattiche di lampi radio veloci, contribuendo alla comprensione dell'energia oscura.

Jim Free, amministratore associato della NASA, ha sottolineato che alcune idee sostenute dalla NAIC si sono già realizzate in passato e ha ritenuto che questo tipo di pensiero a lungo termine sia essenziale per ispirare le missioni future.