La riforma del copyright è stata approvata definitivamente dal Consiglio UE

Il Consiglio UE ha approvato la discussa norma sul copyright. Dopo la pubblicazione in Gazzetta gli Stati avranno 24 mesi per recepirla.

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a cura di Dario D'Elia

Il Consiglio dell'Unione Europea oggi ha approvato definitivamente la nuova direttiva sul diritto d'autore. A breve avverrà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE, dopodiché gli Stati membri avranno 24 mesi per recepire la direttiva nella propria legislazione nazionale.

"Le nuove regole sul diritto d'autore e le nuove norme che facilitano l'accesso ai contenuti radiofonici e televisivi online attraverso i confini saranno formalmente firmate mercoledì 17 aprile al Parlamento europeo a Strasburgo", ricorda la nota stampa del Consiglio.

La riforma interverrà sui servizi di streaming musicale, le piattaforme di video-on-demand, gli aggregatori di notizie, le piattaforme di contenuti caricati dall'utente e altri settori. I promotori del progetto – avviato nel settembre 2016 con una proposta della Commissione UE – sostengono che si tratti una riforma equilibrata che saprà rimettere in asse gli interessi di chi crea contenuti e chi li diffonde per scopi economici.

"L’unico grande rammarico è rappresentato dal voto dell’Italia", ha commentato il direttore di Confindustria Cultura Italia (CCI), Fabio Del Giudice. "Un voto contrario, che la schiera accanto a Paesi con una storia e una tradizione molto lontana dalla nostra. Noi siamo uno dei principali Paesi produttori di contenuti culturali e creativi, un’eccellenza che esportiamo in tutto il mondo e che va tutelata. Storicamente in Europa abbiamo sempre avuto una posizione a favore della tutela e dello sviluppo della cultura e della creatività, ma oggi il Governo italiano ha chiaramente dimostrato il contrario nonostante le recenti affermazioni del Presidente del Consiglio, che in occasione di un’uscita pubblica di alcuni giorni fa, aveva sottolineato l’importanza della tutela del diritto d’autore. Dichiarazione che tuttavia non appare confermata dai fatti".

Dello stesso avviso il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker che ha dichiarato che "l'Europa avrà ora regole chiare che garantiscono una remunerazione equa per i creatori, diritti forti per gli utenti e responsabilità per le piattaforme".

"Quando si tratta di completare il mercato unico digitale in Europa, la riforma sul copyright è il pezzo mancante del puzzle ".

I più ferventi critici della riforma sostengono invece che possano esservi rischi per la libertà di espressione, in relazione alla possibilità che le grandi piattaforme siano costrette ad attivare filtri online per evitare la responsabilità di diffondere presunti contenuti pirata caricati dagli utenti. E in secondo luogo si temono gli effetti collaterali generati dalla cosiddetta "tassa sui link": in questo caso però bisognerà attendere il recepimento di ogni stato membro e quindi le singole interpretazioni.