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a cura di Elena Re Garbagnati

L'agenzia spaziale russa Roscosmos sta valutando l'installazione di un cannone laser sulla ISS per polverizzare i detriti spaziali che minacciano l'integrità dell'avamposto spaziale. La notizia scatena la fantasia e riporta alla mente la Morte Nera di Star Wars, con la differenza che l'idea russa non ha finalità distruttive, anzi, se funzionasse sarebbe di grande utilità.

L'idea dell'agenzia spaziale russa infatti è quella di eliminare almeno parte dei detriti spaziali azionando un cannone laser di tre metri dall'orbita terrestre bassa, ossia quella in cui si trova la Stazione Spaziale Internazionale. Se i test daranno esiti positivi avremo molti meno problemi sia nell'esplorazione spaziale sia nella tutela di satelliti e dei numerosi manufatti umani che orbitano attorno al nostro pianeta.

Crediti NASA

ISS. Crediti: NASA

Nel caso specifico la tecnologia che sarà oggetto di test è stata messa a punto dagli scienziati della Research-and-Production Corporation Precision Systems, una costola di Roscosmos, che hanno presentato la relazione preliminare all'Accademia russa delle Scienze chiedendo sostegno finanziario per il lavoro di ricerca e sviluppo.

Stando ai progetti, il "cannone laser" sarà basato su un telescopio ottico di tre metri, la cui costruzione è già in corso. Invece che per osservare il cielo, questo telescopio è ideato per monitorare lo spazio in cui si muovono sia i satelliti sia la spazzatura spaziale. Oltre a questo avrà in dotazione un laser per eliminare quello che non serve, bersagliandolo con un raggio che riscalda l'obiettivo fino a polverizzarlo.

Quello della spazzatura spaziale è un problema noto e drammatico, per questo molti gruppi di lavoro in tutto il mondo stanno lavorando alla ricerca di una soluzione. Per dire il vero l'idea russa di cui abbiamo parlato non è del tutto originale, perché sembra prendere spunto da altre idee circolate in passato. Primo fra tutti lo studio pubblicato a inizio anno dalla Air Force Engineering University in China in cui si parla proprio di un cannone laser come potenziale "arma" contro i detriti spaziali.

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Crediti: Macquarie University

Difficile poi dimenticare il lavoro dei ricercatori della Macquarie University, che proponeva una tecnica per convogliare molteplici fasci laser in un singolo, intenso fascio (proprio in stile Morte Nera per intenderci), da usare anche per liberarsi della spazzatura spaziale.

Anche l'idea di piazzare il cannone laser sulla ISS non è inedita: nel 2014 un ricercatore NASA sviluppò CATS (Cloud Aerosol Transport System) che fu installato sulla stazione spaziale lo stesso anno, ma era in realtà uno strumento di ricerca scientifica.

CATS, Cloud Aerosol Transport System

CATS, Cloud Aerosol Transport System

I tre lavori a cui abbiamo accennato sono ottime idee, e il fatto di unirli per uno scopo universalmente utile è intelligente e indubbiamente lodevole. Se poi avreste preferito la Morte Nera, sappiate che sono già stati fatti i calcoli ed è risultato che è irrealizzabile, quindi mettetevi il cuore in pace e al limite costruitevene una in casa con i Lego: costicchia ma è decisamente più accessibile!


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