La sostituzione di persona

Creare un falso account su Facebook o simili non è solo proibito dalle politiche del social network ma può anche essere un reato grave. Fingersi un'altra persona per danneggiarla o per trarne un vantaggio personale, infatti, può portare a conseguenze legali molto serie.

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a cura di Tom's Hardware

La sostituzione di persona

Come accennato all'inizio, un illecito che con l'avvento delle nuove tecnologie si registra in continuo aumento è quello disciplinato dall'art. 494 del codice penale, relativo alla sostituzione di persona. A norma di tale articolo, il reato in questione si concretizza ogniqualvolta un soggetto sostituisca la propria identità con quella di un'altra persona oppure attribuisca a sé o ad altri un falso stato o una falsa qualità.

Nel 2014, la Cassazione, con la sent. n. 25774, ha esteso la portata applicativa di tale fattispecie, stabilendo che questo reato si configuri, anche attraverso la condotta di colui che crea e utilizza un account su un social network (che in quel caso era Badoo) al fine di usarlo per molestare o disturbare altre persone, nascondendosi dietro un nome non suo.  Nello specifico, il profilo riproduceva l'immagine della persona offesa, riferendovi informazioni tutt'altro che positive e con questa identità fasulla usufruiva di tutti i servizi del social, fra cui possibilità di comunicare con gli altri iscritti, indotti in errore dalla sua identità.

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Immagine: ferfregory/Depositphotos

Come la stessa Corte si era già preoccupata di sottolineare in precedenti pronunce (Cass., sez.V, n. 13926/2013), il dolo specifico richiesto perché si possa effettivamente configurare il delitto di cui all'art. 494 c.p., consiste nel voler procurare a sé o ad altri un vantaggio (patrimoniale o no), oppure di recare ad altri un danno. Entrambi gli aspetti si erano verificati nel caso di specie, dal momento che il vantaggio non patrimoniale si era concretizzato nel piacere derivante dall'intrattenere rapporti con altre persone (prevalentemente donne) e il danno era stato inferto alla vittima attraverso le continue offese ricevute da coloro importunati.

Conclusioni

Al termine di quanto esposto, è evidente come la nuova accezione di identità, intesa come identità digitale, che si è andata affermando nel corso di questi ultimi anni, abbia portato con sé un considerevole numero di rischi ad essa intrinsecamente collegati.

L'auspicio è che tutti coloro che decidono di entrare nel mondo dei social, lo facciano cercando di salvaguardarsi nel miglior modo possibile, attraverso la configurazione di buone impostazioni di privacy. Per correttezza, è da specificare che spesso nemmeno questo tipo di tutela risulta sufficiente: il pericolo di essere vittima di illeciti è sempre in agguato. Tuttavia, non è questo a dover scoraggiare: ogni comportamento ha le sue conseguenze e, con ogni probabilità, i responsabili verranno individuati, soprattutto sul web, dove nulla viene mai cancellato completamente.