L'AGCOM impone restrizioni ai call center: il Far West contrattuale è finito

AGCOM impone nuove regole per i contratti siglati al telefono, soprattutto per servizi di comunicazione elettronica.

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a cura di Dario D'Elia

L'AGCOM ha stabilito un nuovo regolamento per i servizi call center che tentano di piazzare contratti di ogni tipo. Insomma, ecco finalmente una serie di paletti per limitare "il pericolo di attivazioni non richieste o richieste sulla base di informazioni incomplete o fuorvianti". Previsti anche obblighi informativi in capo agli operatori – soprattutto delle telecomunicazioni.

call center

"Il regolamento intende anche rispondere alle urgenti esigenze di maggiore chiarezza riguardo a rimodulazioni contrattuali decise unilateralmente da alcuni operatori. Da oggi in poi la comunicazione delle modifiche delle condizioni vigenti dovrà essere trasparente, efficace e realizzata secondo un format stabilito dall'Autorità". Non meno importante l'imposizione di un limite di 24 mesi ai contratti.

Nello specifico per siglare contratti telefonici riguardanti servizi di comunicazione elettronica (mobile, ADSL, etc.) i call center dovranno fornire:

  • l'identità dell'operatore e lo scopo commerciale della telefonata
  • le generalità o, quantomeno, il codice identificativo dell'incaricato chiamante
  • le altre informazioni come prezzo, durata, diritto di recesso, etc.
  • la procedura da seguire per il perfezionamento del contratto

Dopodiché, se il consumatore dovesse accettare di concludere il contratto, l'operatore invia la conferma dell'offerta presso l'indirizzo comunicato dal cliente – anche mail o link.

"Il contratto si considera vincolante per il consumatore dal momento in cui questi comunica all'operatore l'accettazione dell'offerta", si legge nella nota AGCOM. "Detta comunicazione può essere resa anche su supporto durevole, ad es. tramite e-mail o sms, ovvero mediante accettazione telematica".