Lenti a contatto da cyborg con realtà aumentata

Una nuova ricerca dimostra la possibilità di creare schermi LCD flessibili in forma di lenti a contatto. In un prossimo futuro dovrebbero servire per correggere difetti visivi, e dopo ancora come dispositivi di realtà aumentata.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli schermi LCD flessibili si possono trasformare in lenti a contatto ipertecnologiche. Da "semplici" oggetti per correggere difetti visivi le lenti potrebbero diventare schermi multimediali, interfacce di realtà aumentata e schermi solari. L'idea è venuta ai ricercatori del Centre for Microsystems Technology (Università Ghent, Belgio), che hanno scelto la tecnologia LCD per portare avanti gli studi invece di quella LED. 

Quest'ultima infatti non permette di sfruttare tutta la superficie disponibile che, nel caso di una lente a contatto, è piuttosto ridotta. L'uso di un nuovo tipo di polimero conduttivo ha poi permesso di rendere lo schermo LCD sferico, oltre che flessibile - ed ecco la nostra lente a contatto del futuro.

Il prototipo realizzato dai ricercatori dell'università belga

Uno schermo LCD di questo tipo può contenere un numero variabile di pixel, e quindi ricoprire diverse funzioni. Potremmo per esempio dire addio agli occhiali da sole, e portare lenti che si oscurano quando è necessario, oppure potrebbero essere veri e propri schermi, capaci anche di attivare funzioni di Realtà Aumentata, cioè la stessa idea al centro di una ricerca statunitense, eco delle prime notizie che avevamo riportato circa due anni fa.

Almeno in futuro, perché l'attuale prototipo può mostrare al massimo semplici forme, come il simbolo del dollaro. Forme che non sono effettivamente visibili da chi porta la lente, ma solo dall'esterno. In altre parole il lavoro da fare è ancora tanto, ma si pensa già che la prossima generazione potrebbe trovare un'applicazione in campo medico e cosmetico. E ci sono tante speranze per il futuro.

"Ora che abbiamo stabilito la base tecnologica, possiamo cominciare a lavorare alle applicazioni reali, che potrebbero essere disponibili nel giro di pochi anni", ha affermato infatti il professor Smet, che a qualcuno potrebbe sembrare fin troppo ottimista. Non è così invece se si considera che recentemente si sono anche realizzate lenti a contatto con collegamento Wi-Fi, o che già un anno fa lo stato di queste conoscenze era piuttosto avanzato.