Lycos torna nel 2013 con un nuovo motore di ricerca

Lycos ci riprova dopo oltre dieci anni di attività in sordina, e per l'anno prossimo promette l'arrivo di un nuovo motore di ricerca insieme a un portale rivisto e incentrato sulla qualità dei contenuti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Lycos vuole tornare sulla cresta dell'onda con un nuovo motore di ricerca, atteso per il 2013. Il nome sarà noto ai navigatori meno giovani, perché prima di Google era tra i punti di riferimento del Web, per il motore di ricerca e per il portale che vi si era creato attorno.

Alla fine degli anni '90 tuttavia Lycos fini nell'ombra, per non dire nel dimenticatoio, insieme a tante altre società che subirono la pressione di Google e, in un senso più ampio, il rinculo della prima "bolla di Internet", che fece la ricchezza di alcuni e la rovina di altri.

La società tuttavia esiste ancora, così come il sito web che oggi offre ricerca online tramite Yahoo. Presto però arriverà una grossa novità. "L'anno prossimo presenteremo un nuovo prodotto di ricerca proprietario. Non voglio dire troppo ora perché siamo ancora nella fase di pianificazione, ma la nostra idea è unire l'attività di ricerca con contenuti curati", ha spiegato l'AD di Lycos Rob Balazy.

"Non aspiriamo a competere con Google", aggiunge il dirigente. "La sua grande spinta è stata l'indicizzazione dell'intero Web. […] Ci concentreremo invece sui termini principali, le ricerche che sono importanti per le persone, e sulla presentazione dei risultati. Vogliamo creare un'esperienza utente davvero intuitiva".

La qualità del risultato sarà determinante per questo nuovo tentativo di Lycos, ma la partita è dura. Due i punti determinanti: dare agli utenti delle ragioni valide per usare un prodotto diverso da Google, e far arrivare la notizia a più persone possibili. Una sfida durissima, come sanno la stessa Yahoo, Microsoft (Bing) o i creatori di Volunia. Lycos da parte sua trova le proprie basi in Tripod e Zeeblio (vedi video), due servizi che già ora funzionano più che discretamente.

Non resta quindi che attendere per vedere se questo nuovo esperimento porterà a qualcosa di concreto, o se ancora una volta vedremo una meteora attraversare il cielo della Rete per andare a schiantarsi in un qualche angolo remoto del Web, dove resterà il luogo di ritrovo di pochi intimi.