Punti di vista

Abbiamo dato un'occhiata alla rinnovata linea di computer Apple. Vale la pena acquistare un Mac?

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a cura di Tom's Hardware

Punti di vista

di Valerio Porcu

Il mio primo contatto con i computer Macintosh risale a più di un decennio fa. Mi serviva una consulenza al volo, e ottenni il numero di qualcuno che forse poteva aiutarmi. Risultò che era un utente Mac, e non aveva idea di cosa gli stessi parlando. Scoprii, con mia massima sorpresa, non solo che esisteva qualcos'altro nel mondo dei computer, ma anche che ciò che per me era il non plus ultra della tecnologia, per qualcun altro era qualcosa di cui il mondo avrebbe dovuto liberarsi. Non posso negare che ci restai male.

Continuai a fare riferimento ai PC, molto poco in verità, fino alla diffusione di Internet. L'esistenza del mondo Apple era qualcosa di lontano e nebbioso. In molti, però, mi ricordavano le qualità superiori dei computer con la mela, in particolare chi si occupava di grafica.

Mai, nemmeno per un momento, mi sfiorò il pensiero che fosse tutta fuffa. Ero profondamente convinto che i professionisti che sceglievano Mac, sobbarcandosi una spesa notevolmente più alta, lo facevano per ragioni più che valide. In un paio di occasioni, arrivai a consigliare il computer Macintosh, che fisicamente non avevo mai toccato. È anche vero che, in una facoltà umanistica, quel poco che sapevo di tecnologia mi faceva sembrare il braccio destro di Jobs.

Ad un certo punto, sarà stata la metà degli anni '90, ho cominciato a sentir parlare delle nuove proposte/giocattoli hi-tech di Apple, e in pochi anni il fenomeno è diventato quello che tutti conosciamo. Un nuova azienda si era aggiunta a quelle che, prima di un prodotto, vendono una cultura, uno stile di vita e di pensiero e, come no, simboli. Insomma, il passaggio al branding era entrato nel mondo dell'IT, con una veemenza che si era vista raramente in altri settori. Senza campagne pubblicitarie di nessun tipo, ma solo grazie all'iPod, Apple importava in Italia quello che negli USA era una realtà consolidata da almeno una decade. Ci prova anche la concorrenza, certo, ma non si avvicinano lontanamente allo stile e all'efficacia di Apple.

La ragione più comune per scegliere un prodotto Apple, forse, è il desiderio di andare in una direzione diversa dalla grande massa (a proposito, quanti iPod si devono ancora vendere prima che si smetta di dire che sono un prodotto ?diverso??), sottolineare una sorta di affinità elettiva con l'azienda, anzi no, con il brand, il marchio. Ma ce ne possono essere tantissime, più o meno valide. Resta il fatto che molti acquirenti entrano in negozio dicendo ?Vado a comprarmi un prodotto Apple?, tutti gli altri vanno a comprarsi un computer o un lettore MP3.

Forse da noi non è un fenomeno così marcato come in altre parti del mondo, ma il logo della mela fa gruppo con il baffetto Nike, con CocaCola, con BMW, con Adidas e, forse, con Google. La maggior parte delle aziende che investono sull'immagine che il proprio marchio rappresenta finiscono, presto o tardi, con il perdere di vista il prodotto. L'esempio lampante è Nike che, già quattro anni fa, non produceva nemmeno un paio di scarpe.

Apple fa branding, e allora cosa diavolo dovrebbe importare se fa prodotti migliori o peggiori degli altri. Un guidatore che vuole un BMW è pronto a pagarla, e non comprerà una FIAT, o una Citroën, solo perché hanno le stesse qualità a metà prezzo. Se cerchi la mela, non ti importa se il torsolo è marchiato Intel, se la grande guerra tecnologica è stata persa a tavolino, né ti interessa se il computer Macintosh non è più quello che era, o che il suo hardware sia lo stesso che monta la concorrenza: ti importa la mela, ti importa il design, ti importa lo stile.

Dovremmo smettere di parlare di Apple considerando solo i suoi prodotti. Non conta solo questo. Se Apple continuerà ad avere successo, forse, avrà più bisogno di proporre soluzioni ad alta qualità, magari sarà sufficiente che non siano scadenti. E, a dirla tutta, mi chiedo quando vedremo circolare una iCar (che, con ogni probabilità, potrà fare rifornimento esclusivamente presso gli iGasStore).