Magic Leap: il nome non vi dirà nulla, eppure la startup nata nel 2010 è considerata dagli addetti ai lavori una delle più innovative nel settore della realtà aumentata, se non la più innovativa in assoluto.
Nel mondo consumer nessuno la conosce ed a ragione, visto che di fatto non ha alcun prodotto sul mercato, né ha mai presentato pubblicamente un suo prototipo o rilasciato software, anche in beta, almeno agli sviluppatori. Niente di niente. Eppure ha già raccolto oltre 1.4 miliardi di dollari da investitori che hanno nomi prestigiosi, Google, Andreessen Horowitz, Kleiner Perkins e molti altri, tutti andati in pellegrinaggio presso gli uffici di questa piccola azienda con sede in Florida.
Il segreto? La startup fondata dal CEO Rony Abovitz possiede una tecnologia avanzatissima, che fa gola a tutti. La realtà aumentata, o mixed reality come la chiamano quelli di Magic Leap, sarà sicuramente uno dei campi più importanti dell'hi-tech nei prossimi anni, per l'intrattenimento ma non solo, anche per il lavoro a distanza, per i social e molto altro. È un settore dalle potenzialità elevate, più della realtà virtuale, che confina l'utente in un mondo completamente artificiale.
La realtà aumentata invece consente di non perdere il contatto con la realtà circostante, ma al tempo stesso permette di "potenziarla" con informazioni, immagini e possibilità di interazione prima d'ora inimmaginabili.
Quello che sta sviluppando Magic Leap non è diverso ad esempio da Microsoft HoloLens, ma è decisamente più evoluto. Chi ha avuto modo di provare un loro visore sostiene infatti che la sensazione della presenza fisica delle immagini è incredibile e il livello di dettaglio impressionante: anche avvicinandosi a pochi centimetri dall'oggetto rappresentato non si vedono pixel ma solo dettagli nitidi e realistici.
Al momento l'azienda ci tiene però molto a conservare un alone di mistero attorno al proprio operato. Abovitz infatti non vuol scendere nel dettaglio riguardo al funzionamento della propria soluzione, né in realtà si sa nulla su quando sarà disponibile in un prodotto finale.
Magic Leap dunque per il momento resta una promessa, la next big thing della realtà aumentata, ma prima dovrà dimostrare di essere in grado di passare dalle parole ai fatti, risolvendo magari anche due problemi che attualmente affliggono HoloLens: autonomia della batteria e campo visivo estremamente ridotto.