Mail Codacons in blacklist forse davvero indesiderate

Italiaonline ha risposto alle accuse di Codacons sui problemi di server mail delle ultime settimane. Sostiene di non aver mai ricevuto comunicazioni per disservizi. In secondo luogo è possibile che le mail Codacons siano state contrassegnate come indesiderate.

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a cura di Dario D'Elia

Codacons è finita nella blacklist di Italiaonline probabilmente perché le sue mail sono state contrassegnate come spam dagli utenti. Questa in sintesi la risposta alle accuse mosse la settimana scorsa dalla nota associazione dei consumatori.

Giovedì Codacons aveva confermato una denuncia a carico di Libero.it e di Virgilio.it - la cui proprietà è di Italiaonline - per disservizi riguardanti l'attività server. "Chi ha scelto un indirizzo di posta elettronica con dominio @libero.it o @virgilio.it non riesce più a ricevere quelle e-mail inviate a più destinatari simultaneamente", si leggeva nella nota Codacons.

No spam

"Il problema - nello specifico - sembrerebbe legato alla circostanza che tutte le mail massive inviate da domini privati sono state segnalate in una blacklist, ma non si riesce a capire in quale blacklist e il modo per risolvere la problematica".

Ebbene, il service provider adesso sostiene che in base alle verifiche effettuate "ad oggi non risultano essere state ricevute per le vie preposte né domande di assistenza/chiarimenti da parte del Codacons stesso, né segnalazioni di utenti email @virgilio.it e @libero.it che lamentano la mancata ricezione di comunicazioni da parte dell'Associazione". Ecco quindi balzare subito agli occhi un problema di comunicazione tra le parti.

Dopodiché per quanto riguarda invece la questione tecnica Italiaonline è piuttosto diretta. "Pur utilizzando i migliori standard di mercato, che prevedono l'impossibilità di inviare una stessa mail contemporaneamente a più di un certo numero di destinatari a protezione dallo spam indesiderato dei propri utenti - come è giusto che sia e certamente in linea con la filosofia del Codacons stesso e del suo ruolo di garanzia della qualità dei servizi", prosegue la nota. "Questi non impattano sugli strumenti utilizzati da chi necessita di effettuare invii massivi professionali".

Resistere

In pratica è possibile che vi siano stati dei problemi con il sistema di gestione di posta indesiderata. Incidenti di carattere tecnico - dovuti magari a un settaggio piuttosto restrittivo sui margini di tolleranza, oppure la decisione da parte di numerosi utenti di contrassegnare le mail ricevute come spam.

"Italiaonline ha già contattato i vertici dell'Associazione con l'obiettivo di offrire tutta la disponibilità ad approfondire la questione", conclude la nota ufficiale.

A questo punto o il Codacons non è riuscita effettivamente a contattare il suo provider, oppure ha approfittato di un problema per cavalcare l'onda della protesta. In verità esiste un'altra possibilità: ovvero, quella di aver effettivamente spedito posta che è stata recepita come non-desiderata.