Modelli di business a confronto

I consumatori sono chiamati a scegliere fra le nuove offerte gratuite audio/video, e quelle a pagamento di iTunes: da una parte la pubblicità, dall'altra apparente maggiore libertà.

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a cura di Dario D'Elia

Modelli di business a confronto

"Tutti i detentori di contenuti hanno bisogno di individuare nuovi modi per portare i loro prodotti ai consumatori digitali, e quindi non è un caso che in questo momento si stia sperimentando una sinergia tra contenuti digitali gratuiti e il modello di business tradizionale della pubblicità", sostiene Bajarin di Creative Strategies. "Hulu e Imeem sono solo all'inizio, ma rappresentano le avanguardie di quei nuovi portali media che risponderanno alle rinnovate esigenze dei consumatori. Con particolari prodotti, metodi di distribuzione e politiche dei prezzi completamente diversi".

Comunque, se da una parte alcuni consumatori saranno attirati dalla fruizione gratuita, con pubblicità, altri continueranno a preferire l'acquisto tradizionale - come succede su iTunes.

Gli effetti collaterali si avranno poi nei dettagli. NBC, ad esempio, ha deciso di tirarsi fuori da iTunes e YouTube per favorire Hulu.com. "Questa è la prova che vi è un grandissimo interesse nel creare nuove forme di distribuzione che diano la possibilità ai detentori di copyright di controllare sia l'offerta che le politiche dei prezzi", ha aggiunto Bajarin.

Jeff Zucker, CEO di NBC, è ritornato recentemente sulla questione Apple. A suo parere la rottura si è consumata a causa dell'ostinazione di Steve Jobs a non ritoccare i listini. "Volevamo tentare con un unico show, non era importante quale, e provare a venderlo a 2,99 dollari (contro gli attuali 1,99 dollari)", ha spiegato Zucker. "Abbiamo cercato di convincerli per mesi, ma hanno detto no".

In linea con la politica dell'innalzamento dei prezzi a quel punto - secondo la testata Variety - NBC chiese di condividere una parte delle entrate generate dagli iPod. "Apple ha fatto milioni di dollari con le vendite dell'hardware sfruttando i nostri contenuti", ha confermato Zucker. "Non hanno voluto concederci una share sul margine introitato con l'hardware o permetterci di ritoccare i prezzi".

Alla fine dei conti, a parere di Zucker, sono i detentori dei diritti ad aver bisogno di controllare le strategie del mercato. "Non vogliamo rimpiazzare i dollari che faremmo nel mondo analogico con i penny del segmento digitale", ha sentenziato il CEO di NBC.