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a cura di Manolo De Agostini

Che Microsoft faccia le cose sul serio nel mondo dell'Internet of Things è fuori di dubbio. L'azienda ha recentemente annunciato la volontà di investire 5 miliardi in quattro anni e nelle scorse ore ha rilanciato con Azure Sphere.

Si tratta di una soluzione end-to-end, che va dal software all'hardware, che si rivolge ai dispositivi basati su microcontrollori (MCU) con l'obiettivo di creare un ambiente con la sicurezza al primo posto. Gli esempi di dispositivi sono tanti, dai giocattoli ai gadget casalinghi, fino ai dispositivi per applicazioni industriali.

azure sphere

Il progetto è nato all'interno di Microsoft Research nel 2015, quando un gruppo di ingegneri iniziò a esplorare soluzioni che proteggessero un vasto numero di dispositivi con MCU. Questo chip funziona come cervello del dispositivo e ospita la potenza di calcolo, l'archiviazione, la memoria e un sistema operativo", spiega Microsoft.

"Oltre 9 miliardi di dispositivi con MCU vengono costruiti e distribuiti ogni anno. Oggi pochi di questi dispositivi sono connessi a Internet, ma nel giro di pochi anni tutti i 9 miliardi o più dispositivi prodotti ogni anno saranno connessi", aggiunge l'azienda, paventando un futuro in cui questi dispositivi cadranno preda di attacchi.

Al cuore di Azure Sphere c'è una nuova classe di MCU certificati. I chip saranno concessi da Microsoft in licenza gratuita, nella speranza che questo porti molte realtà a salire a bordo del treno Azure Sphere. Gli MCU creati da Microsoft hanno connettività integrata, che permette non solo di mantenere i dispositivi aggiornati, ma anche di connettersi via cloud ad Azure Sphere Security Service o altri servizi come Amazon AWS o Alibaba Cloud. La MCU è accompagnata anche dal sottosistema di sicurezza Pluton che immagazzina chiavi private e compie complesse operazioni crittografiche.

Oltre all'hardware però c'è anche il software. Windows? No, Linux! Per la prima volta Microsoft adotta una versione custom del kernel Linux e crea una sua distribuzione: Azure Sphere OS. Nella sostanza si tratta di un aggiornamento a quei sistemi operativi live oggi spesso usato proprio per i microcontrollori.

"Con Azure Sphere ci occupiamo di un'intera nuova classe di dispositivi IoT, le MCU", ha affermato Rob Lefferts, partner director della divisione Windows enterprise and security. "Windows IoT gira su MPU che hanno almeno 100 volte la potenza di una MCU. Il kernel Linux reso sicuro da Microsoft usato in Azure Sphere IoT OS è condiviso sotto licenza OSS in modo che i partner hardware possano rapidamente fornire innovazioni".

La prima ad abbracciare il progetto di Microsoft (qui una lista dei partner hardware) e a produrre queste nuove MCU è la taiwanese MediaTek, che molti conosceranno per i chip di molti smartphone e tablet. Fondamentalmente la MCU in questione, chiamata MT3620, è un chip ARM A7 single-core a 500 MHz, con connettività Wi-Fi inclusa e altre opzioni di I/O.