Lo scetticismo di Bruxelles

Microsoft ha annunciato una rivoluzione: liberare API e protocolli di comunicazioni di Windows, software Server e Office.

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a cura di Dario D'Elia

Lo scetticismo di Bruxelles

La prima reazione all'annuncio è stata della Commissione Europea, e come prevedibile ha riguardato la questione dell'interoperabilità – nodo chiave della battaglia legale che va avanti dal 2004. "Questo annuncio non si riferisce alla questione se Microsoft abbia o meno ottemperato in passato alle norme antitrust UE in quest'area", si legge nel primo comunicato. "La Commissione accoglierebbe con favore qualsiasi mossa verso una vera interoperabilità. Tuttavia, la Commissione nota che l'annuncio odierno segue almeno altre quattro dichiarazioni simili da parte di Microsoft nel passato sull'importanza dell'interoperabilità".

"La Commissione verificherà se Microsoft stia ottemperando alle norme antitrust dell'Unione Europea, se i principi annunciati oggi porrebbero fine alla violazione qualora fossero applicati, e se i principi annunciati oggi siano o meno già attuati nella pratica".

"Come abbiamo detto subito dopo la decisione della Corte Europea di Primo grado lo scorso settembre, Microsoft è impegnata a realizzare tutti i passi necessari per assicurare la piena aderenza alla legge europea", ha ribadito immediatamente Brad Smith, Consigliere Generale di Microsoft. "Attraverso queste iniziative che stiamo annunciando, ci assumiamo la responsabilità di implementare relativamente a tutti i prodotti Microsoft ad ampia diffusione i principi espressi nella sezione relativa all'interoperabilità della decisione della Corte Europea. Ulteriori passi saranno fatti nelle prossime settimane per indirizzare le rimanenti parti della decisione della Corte Europa. Ci impegniamo a fornire tutte le informazioni alla Commissione Europea cosi che essa possa valutare tutti questi passi".