Microsoft ha denunciato nuovamente Motorola in Germania per aver violato un brevetto correlato alla tecnologia adottata dall'applicazione Google Maps. In pratica tutti gli smartphone Motorola di ultima generazione, basati su Android, sono finiti sotto accusa per colpa del mapping. Il colosso di Redmond sostiene che la soluzione Google si affidi a un metodo (di sua proprietà) che consente di gestire simultaneamente i dati provenienti da database diversi.
Microsoft si è rivolta al tribunale di Monaco tirando in ballo sia Motorola Mobility che la sussidiaria tedesca. Oggi sono previste le prime audizioni, ma non dovrebbero esservi troppi colpi di scena. In ogni caso il tribunale tedesco è ormai diventato una seconda casa per i rispettivi team legali. Neanche due settimane fa Microsoft è riuscita a convincere i giudici a vietare la vendita di alcuni tablet e smartphone che violavano un brevetto sul "metodo di input dei dati in un sistema informatico con un ambiente grafico a finestre".
Le voyage dans la Lune
Gli screzi continueranno fino a quando probabilmente Motorola non accetterà un accordo licenziatario tombale con Microsoft - come d'altronde hanno fatto HTC, Samsung e tutti gli altri produttori di terminali Android. La partita al momento sembra infatti favorevole a Microsoft: ha vinto tre cause e portato al divieto di vendita dei Motorola Atrix, Droid Razr e Droid Razr Maxx. In Germania Motorola ormai offre solo due terminali Android: il Razr e il Razr HD.
Normale quindi che qualcuno inizi a pensare che la partita sul territorio sia irrimediabilmente persa. "Motorola si sta concentrando su Nord America, America Latina e Cina", ha sentenziato Geoff Blaber, l'analista di CSS Insight.
Auf Wiedersehen Motorola.