Vediamo come funzionano questi selettori di luce.
La retroilluminazione emette una luce bianca naturale non polarizzata. La sua polarizzazione viene determinata dall'orientamento del vettore del suo campo elettrico. Senza entrare molto nel dettaglio, la luce è un'onda elettromagnetica; i vettori dei suoi campi elettrici e magnetici sono perpendicolari alla direzione del suo movimento. Una lampadina emette luce non polarizzata, così che il campo elettrico possa viaggiare in ogni direzione perpendicolarmente all'asse di propagazione della luce. Quando la luce passa attraverso un polarizzatore, ne esce dall'altra parte con il vettore del campo elettrico orientato verso una direzione conosciuta (in verticale nel nostro esempio). Se la luce viene fatta passare attraverso un secondo polarizzatore perpendicolare al primo (quindi orizzontale in questo esempio), non può uscirne nessuna luce. Ma se si posiziona un cristallo liquido tra i due polarizzatori, il cristallo altera il piano di polarizzazione per allinearlo col secondo polarizzatore, dando così il via libera al passaggio della luce. Questa proprietà naturale dei cristalli liquidi è ciò che ha costituito il successo di questa tecnologia.
Ora, se si introduce della corrente ad ogni estremità del cristallo liquido, il cristallo si orienta tramite la differenza di potenziale creata. Più o meno nello steso modo in cui un magnete si orienta in base al campo magnetico terrestre. In questo modo prevenendo la rotazione del piano di polarizzazione, i cristalli non permettono il passaggio della luce attraverso il polarizzatore orizzontale, in quanto rimane polarizzato verticalmente. Il raggio di luce viene così interrotto.