NGI e Fastweb basite dal caso Btjunkie: è giallo

Dopo che la Procura di Cagliari ha inserito NGI e Fastweb nel registro degli indagati per favoreggiamento alla pirateria, le reazioni sono state perplesse. Fastweb e NGI adesso hanno inibito gli accessi a Btjunkie, ma qualcosa non deve aver funzionato in questi mesi.

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a cura di Dario D'Elia

NGI e Fastweb hanno confermato il blocco degli accessi al motore di ricerca per file Torrent Btjunkie. Ieri la Procura di Cagliari aveva riacceso i riflettori sul caso, annunciando l'iscrizione nel registro degli indagati dei due noti provider per presunto favoreggiamento alla pirateria. In pratica pare che non avessero ottemperato all'inibizione imposta dalla Procura lo scorso aprile.

Btjunkie non è più raggiungibile

"Da questa mattina tutti gli indirizzi Ip, oggetto del decreto di inibizione, non sono più raggiungibili", si legge nella nota rilasciata stamani da Fastweb. In ogni caso aveva già in passato provveduto a inibire i domini www.btjunkie.org e www.btjunkie.com. "Per cause ancora da accertare, alcuni indirizzi IP erano invece ancora raggiungibili dalla rete Fastweb", ha sottolineato il provider.

Strano invece il coinvolgimento di NGI, che sostiene di aver appreso del proprio caso giudiziario dalla stampa e "aver ottemperato alle disposizioni della magistratura, inibendo l'accesso ai predetti siti sin dal giorno successivo al ricevimento della richiesta da parte degli organi preposti".