Novari di H3G: il Digital Divide si vince in 2 anni

Meglio puntare a dare almeno 2 megabit di banda a ogni italiano che ambire a portare la vera banda larga in ogni angolo della penisola.

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a cura di Roberto Buonanno

CEO

Secondo Vincenzo Novari di H3G per annullare il digital divide non bisogna pensare di fare il passo più lungo della gamba. "In due anni con 2 miliardi di investimenti si puo' portare in tutta Italia una connessione a 2 Megabit".

L'Amministratore delegato di H3G, intervenuto alla Commissione Lavori pubblici del Senato, è convinto che l'espansione di Internet in Italia debba essere un'operazione prudente e graduale.

"Ogni volta che si parla di investire 10 miliardi per portare Internet a 10 mega a 10 milioni di famiglie la complessità del progetto è tale che non se ne fa nulla. Da due anni propongo di dividere il progetto in cinque fasi per garantire fattibilità ed equità di accesso". 

Vincenzo Novari (H3G), "Il Digital Divide non è più sostenibile"

Inoltre, "è estremamente delicato disciplinare questo campo, siamo all'inizio di un percorso che non conosciamo. Non abbiamo nessuna idea di quello che transiterà nella rete nei prossimi 20 anni. È sbagliato per esempio parlare di neutralità del Web. Se non possiamo leggere i contenuti, possiamo comunque categorizzare le pagine e non metterle tutte sullo stesso piano'' continua Novari. "Per esempio, una persona che aspetta i risultati di un'analisi medica deve avere la priorità su una che pirata un film".

Opinioni che possono essere discutibili, ma che perlomeno riportano in auge la questione del Digital Divide. Certo, è pazzesco pensare che il sogno per gli italiani debba essere una  linea a 2 mega quando in altri paesi si viaggia cinquanta volte più veloce già oggi. Il nostro però è un territorio più complesso di quello di molti altri stati con reti più evolute.

ADSL a 2 megabit, una magra consolazione

Novari non risparmia una stoccata ai concorrenti, quando ribadisce che per collegare tutti gli italiani è necessario lavorare assieme, mentre finora "i lobbisti di Telecom, Vodafone e Wind hanno voluto buttarci fuori dal mercato e difendere la pax economica che gli ha consentito di fare miliardi e miliardi di profitto".

La conclusione di Novari è che il Digital Divide non è più sostenibile, "solo dalla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione l'Italia potrebbe ottenere una crescita del PIL del 3%. É una scelta necessaria. A un certo punto bisognerà fare uno switch off come con il digitale terrestre: per esempio dal primo gennaio 2015 le pagelle delle scuole elementari saranno disponibili solo on line. È così che si ottengono i risultati".

Un esempio chiaro ma sfortunato. Se questo ipotetico switch off andasse a finire come quello del Digitale Terrestre, i bambini farebbero in tempo a prendere la patente prima di vedere la pagella della quinta elementare.