Altro importante punto da discutere è il fattore di conversione degli obbiettivi, un concetto di base per le fotocamere reflex digitali.
L'estensione focale degli obiettivi (35mm, 50mm e altri) è determinata in relazione al formato dell'immagine finale, quindi gli standard si basano sul formato più popolare, ossia il 24x36 mm. Quindi quando si usano sensori con matrici più piccole di 24x36 mm (la EOS 300D ha un sensore di 15.1x22.7 mm), bisogna ricalcolare l'estensione focale degli obiettivi.
In pratica, un obiettivo da 35 mm secondo il formato 24x36, usato con un sensore 15.1x22.7 mm diventa a tutti gli effetti un 56 mm. Bisogna risolvere la seguente proporzione: 36/22.7 = 24/15.1 = 1.6X. Quindi nel caso di questa fotocamera moltiplichiamo il valore 35 mm per 1,6 per avere l'equivalente 24x36.
Per il lancio promozionale la EOS 300D è equipaggiata con un 18-55 mm il cui equivalente 24x36 sarebbe un 28.8-88 mm.
Per la massima chiarezza: lo zoom generato da una fotocamera formato 24x36 con un obiettivo 28.8-88 mm è ASSOLUTAMENTE IDENTICO a quello prodotto dalla EOS 300D con un obiettivo 18-55 mm. Ci siete?
18-55 mm a 35 mm = 28-90 mm sulla 300D
Ancora più in pratica, i fan dei teleobiettivi saranno deliziati, siccome le lenti che già posseggono vedranno ancora più lontano. Un 300 mm. diventa per magia un 480 mm. ! D'altro canto, chi fa ampio uso di grandangoli sarà spiaciuto di notare il restringimento del campo visivo. Quando poi penseranno al prezzo per ottiche 15 mm. avranno veramente da ridire.
La soluzione proposta dai produttori è stata di creare obiettivi appositamente creati per macchine SLR digitali, con costi ridotti ma non adatti a macchine con formato 24 x 36.