Pagamenti NFC: a Milano basta uno smartphone e una SIM

A ottobre i partecipanti al summit milanese dedicato alla tecnologia NFC potranno sperimentare i pagamenti mobili nell'area metropolitana. Riceveranno un cellulare con chip NFC e una SIM abilitata per effettuare pagamenti di ogni tipo.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

A ottobre Milano diventerà uno spazio di sperimentazione per i pagamenti mobili via tecnologia NFC. Ieri il sindaco Giuliano Pisapia ha presentato ufficialmente la manifestazione che consentirà di fare il punto su questa piccola rivoluzione che tutti attendono da almeno 20 anni.

"Sono orgoglioso che Milano ospiti il Summit dedicato alla tecnologia NFC", ha ammesso il sindaco. "Lo sviluppo che riguarda il programma dell'Agenda digitale sta compiendo passi enormi, la rete Wi-Fi a oggi copre 245 luoghi diffusi della città che diventeranno 400 entro la prossima estate sull'intero territorio cittadino. L'NFC quindi rappresenta uno strumento della Milano del prossimo futuro, fino alla straordinaria occasione di Expo 2015".

Pagamento NFC

La sperimentazione è stata organizzata in ogni dettaglio: dal 23 al 25 ottobre i partecipanti al summit riceveranno un cellulare con chip NFC e una SIM abilitata per effettuare pagamenti di ogni tipo. Si parla delle corse sui taxi, acquisti nei negozi dotati di POS NFC e interazione con gli smart poster pubblicitari. Ma anche l'uso dei mezzi pubblici tramite biglietto virtuale e l'acquisizione d'informazioni su beni artistici e architettonici.

La novità sostanziale rispetto ai primi test NFC si deve alle nuove garanzie di sicurezza e privacy fornite dalle SIM NFC. "Noi forniamo una piattaforma alla quale tutti possono appoggiarsi", ha dichiarato Franco Bernabè in qualità di presidente della GSMA. "Il problema al momento sono i lettori perché dal punto di vista delle schede SIM faremo in modo che la maggior parte delle nuove emesse siano abilitate e, una volta che c'è anche il telefono abilitato NFC, il tutto è perfettamente funzionante dal punto di vista del portatore. Sono i negozi che devono dotarsi di lettori".