Parlamento UE: garanzie potenziate per chi acquista beni, app, giochi e servizi

Il Parlamento UE ha approvato due norme che aumenteranno i diritti dei consumatori in relazione agli acquisti di beni, servizi, app e giochi.

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a cura di Dario D'Elia

Il Parlamento UE ieri ha approvato due nuove norme che aumenteranno le garanzie dei consumatori che acquistano un prodotto online, in negozio, o che scaricano musica e giochi. Di fatto è un potenziamento dei diritti contrattuali che si concretizzerà appena avverrà la votazione formale presso il Consiglio UE – probabilmente in primavera; dopodiché le norme "entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e dovranno essere attuate dagli Stati membri al più tardi due anni e mezzo dopo tale data".

Musica, app, giochi, servizi cloud e social

Le norme sui "contenuti digitali" riguardano gli acquisti di musica, app, giochi, servizi cloud, social, etc.. Introdurranno protezioni nel caso in cui il fornitore non procuri l'applicazione/servizio oppure ne offra uno difettoso. "Tali misure mirano a garantire parità di trattamento per i consumatori che forniscono dati in cambio di contenuti o servizi digitali e per quelli che pagano per fruirne", sottolinea la nota UE.

Il testo stabilisce che qualora non fosse possibile correggere un contenuto digitale o un servizio difettoso in un lasso di tempo ragionevole, "il consumatore avrà diritto a una riduzione di prezzo o a un rimborso integrale entro 14 giorni". Nel caso in cui il difetto si manifesti entro un anno dalla fornitura viene considerato come un sorta di problema di conformità quindi il consumatore non dovrà dimostrare nulla. Per le forniture continue, l'onere della prova rimane a carico del commerciante per tutta la durata del contratto.

"Il periodo di garanzia per le forniture una tantum non può essere inferiore a due anni mentre per le forniture continue dovrebbe applicarsi per tutta la durata del contratto", puntualizza la nota. I contenuti digitali forniti tramite abbonamento potranno cambiare solo se è previsto dal contratto, ma in ogni caso il consumatore dovrà essere avvisato in anticipo e verrà autorizzato a risolvere il contratto entro almeno 30 giorni dalla notifica.

Qualsiasi bene acquistato online o offline

Nel caso in cui si acquisti un elettrodomestico, un computer o altro dispositivo sia in negozio che online "il commerciante sarà responsabile nel caso il difetto si manifesti entro due anni dal momento in cui il consumatore ha ricevuto il prodotto".

Il Parlamento UE cita a titolo di esempio che "attualmente, se un consumatore scopre che un prodotto che ha acquistato più di sei mesi fa è difettoso e chiede al commerciante di ripararlo o sostituirlo" può venirgli chiesto di dimostrare che questo difetto esisteva al momento della consegna . Secondo le nuove regole, nel corso di un periodo di uno (app, software e servizi, NdR.) o due anni (beni), il consumatore può chiedere un rimedio, senza dover dimostrare alcunché.

Il consumatore sarà in grado di scegliere se ottenere una riparazione o farselo sostituire, a titolo gratuito.  Nel caso in cui il problema persista (per impossibilità) oppure la riparazione non avvenga in un ragionevole lasso di tempo si avrà diritto a uno sconto o in alcuni gravi casi alla risoluzione del contratto e restituzione del denaro.

La norma vale anche per i dispositivi smart o quelli con elementi digitali, come ad esempio TV o smartphone. In più dovranno essere assicurati gli aggiornamenti software necessari durante "un periodo di tempo che il consumatore può ragionevolmente attendersi" in base al tipo e alla destinazione dei beni e agli elementi digitali.

In sintesi

  • Entro i primi 2 anni dalla consegna, in caso di difetti di beni, l'onere della prova è a carico del venditore
  • Per i contenuti digitali (servizi, app, giochi, etc.) in caso di difetti l'onere della prova è a carico del venditore per 1 anno
  • Per gli abbonamenti l'onere della prova è sempre a carico del venditore
  • I prodotti digitali con software dovranno disporre di aggiornamenti
  • Il consumatore ha diritto di scegliere tra riparazione o sostituzione
  • In fase di recepimento delle norme verranno stabiliti maggiori dettagli