Tre teorie su cui riflettere

AMD deve cedere lo scettro del re dell'overclocking. Il Pentium D 805 costa circa 130 euro, ma con un semplice overclock sarà in grado di mettere in ginocchio i processori di punta AMD e Intel, dal prezzo superiore a 1000 euro.

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a cura di Tom's Hardware

Tre teorie su cui riflettere

Ora dobbiamo porci un'ovvia domanda: "Perchè Intel ha messo queste CPU in commercio?" Abbiamo tre possibili spiegazioni. La prima è che il processo produttivo a 65 nanometri ha apportato benefici superiori a quelli che Intel si aspettava, permettendogli di offrire un portofolio prodotti più ampio. Per svuotare i magazzini dai processori a 90 nanometri e per evitare quindi perdite finanziarie, i prodotti tecnologicamente meno evoluti devono essere resi più attraenti. Le velocità di clock e i prezzi sono quindi drammaticamente ridotti, per permetterne un veloce smaltimento.

La seconda teoria è che questa CPU sia stata deliberatamente rilasciata, per permette a Intel di superare AMD nel settore dell'overclocking. Quest'ultima ha offerto una CPU Opteron 144 a bassa frequenza per il segmento server, che permette elevati margini di overclocking a un prezzo interessante.

La terza possibilità è che il Pentium D 805 non è altro che una semplice CPU OEM che incorpora casualmente una fortunata combinazione di caratteristiche, che offrono un elevato potenziale di overclocking.

Tuttavia, qualunque sia la teoria esatta, quello che ha importanza è che l'utente finale avrà per le mani un ottimo prodotto a basso prezzo.

Condizioni ideali per l'overclocking

Da un'insieme di caratteristiche tecniche possiamo derivare i quattro elementi chiave che una CPU deve possedere per offrire un elevato potenziale di overclocking:

  • Un front side bus a bassa velocità
  • Un elevato valore di moltiplicatore
  • Un circuito efficiente (stepping aggiornato)
  • Un basso presso