Per il re dei fondi speculativi sudafricano le criptovalute non hanno "alcun valore intrinseco"

Jean-Pierre Verster, fondatore del fondo speculativo sudafricano Protea Capital Management, ha detto di non credere che ci sia un "valore intrinseco" nelle criptovalute, insistendo sul fatto che le criptovalute avrebbero "elementi di uno schema Ponzi" e per questo motivo, non ha investito in esse.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Nelle osservazioni fatte durante un'intervista, Jean-Pierre Verster, creatore di uno dei più importanti fondi speculativi sudafricani, ha espresso posizioni sulle criptovalute simili a quelle degli oppositori delle tecnologie blockchain. Sebbene indichi le restrizioni sui cambi e l'iperinflazione come alcuni dei fattori legittimi che contribuiscono alla popolarità delle criptovalute, Verster attacca ancora "l'applicazione della blockchain in criptovaluta".

L'investitore inoltre ha anche avvertito di un inevitabile crollo se tutte le persone che volevano essere coinvolte nelle valute digitali dovessero finalmente farlo. Verster infine ha affermato che, secondo lui, le criptovalute presenterebbero elementi di uno schema Ponzi, il che significa che per un lungo periodo di tempo, i prezzi salgono, salgono, e sembra che il valore aumenti, e poi tutto crolla. Per questo, ha affermato, ha deciso di non investire nel campo delle criptovalute.

Questi ultimi commenti di Verster nei confronti delle criptovalute rivelano la sua posizione di contrarietà a tutti i tipi di investimenti, anche tradizionali, in cui il bene non ha un valore intrinseco, sottoponendolo così a forti oscillazioni dipendenti da ciò che le altre persone pensano di volta in volta che valga.