Pirateria: niente carcere per uso privato

Il Parlamento Europeo approva l'IPRED2 e va contro le organizzazioni criminali su larga scala. Per il download privato niente carcere

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a cura di Manolo De Agostini

Nelle settimane precedenti vi avevamo anticipato che in Europa stava tenendo banco l'IPRED2, la proposta di direttiva sulle misure penali per il rispetto dei diritti sulla proprietà intellettuale. Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione finale dell'IPRED2, in cui vengono chiarite le sanzioni da applicare in materia di contraffazione, tema che coinvolge anche la pirateria digitale. E ci sono delle sorprese.

Innanzitutto il primo punto: niente carcere per scarica per uso personale. Il Parlamento ha deciso di andare contro la criminilità organizzata, quella che agisce su larga scala, con pene da 100 a 300 mila euro e carcere fino a quattro anni.

Il relatore Nicola Zingaretti ha snocciolato alcuni dati che giustificano l'attenzione sulla "larga scala": negli ultimi dieci anni è aumentato del 1600% il volume delle merci contraffatte, siano esse scarpe, cosmetici, occhiali, CD e DVD. In seconda battuta il relatore ha fatto notare come la contraffazione e la pirateria abbiano portato 125 mila nuovi disoccupati nell'area Europea, dichiarando che questo fenomeno è nocivo anche per i consumatori, che acquistano materiale, prodotti o alimenti di scarsa qualità e potenzialmente pericolosi per la salute.