Porno Mediaset Premium dal 22 marzo: si parte con 3 canali

Mediaset Premium si appresta a inaugurare Hot Time: 3 canali pornografici a pagamento. Si parte il 22 marzo ma le tariffe ufficiali non sono ancora note. Probabile la formula del "pay-per-use". Contemporaneamente a Bruxelles viene scongiurato ogni rischio censura per la pornografia online.

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a cura di Dario D'Elia

Mediaset Premium Hot Time dal 22 marzo. No, non si tratta di previsioni del tempo e neanche qualcosa che ha a che vedere con la crisi. Siamo di fronte alla prima offerta a luci rosse, quindi vietata ai minori di 18 anni, firmata Mediaset. Si partirà con tre canali: Hot Time 1 (canale 391), Hot Time 2 (canale 392) e Hot Time 3 (canale 393).

La guida elettronica dei programmi (EPG) è piuttosto esplicita sui contenuti. "Hot Night è l'offerta dedicata interamente ai piaceri della seduzione con film per adulti selezionati tra le migliori produzioni hard mondiali disponibili ogni sera dalle 23 alle 7", si legge sulla TV.

Hot Time

"Per impedire che minori di 18 anni vedano contenuti non adatti a loro, attiva il Parental Control del tuo televisore e personalizza il PIN di accesso: ti sarà richiesto per visualizzare il canale durante la trasmissione dei film per adulti".

Latitano ancora i comunicati ufficiali anche se secondo indiscrezioni l'offerta commerciale potrebbe rientrare nella formula "pay-per-use". Ovvero pagare un forfait tra i 9 e i 12 euro per godere di uno o più canali nell'arco della serata. Personalmente credo che sia improbabile e carissimo (per una sola serata), a meno che non ci si rivolga a un audience anziano incapace di trovare gratuitamente gli stessi contenuti su Internet.

La procedura di attivazione potrebbe prevedere un qualche sistema di protezione dei minori: forse una telefonata al call center e la condivisione dei dati del proprio codice fiscale.

Nooo, Sara Tommasi noooo

Tutti gli addetti ai lavori vendono in questa mossa una strategia per incrementare (a basso costo) i ricavi di Mediaset Premium. Si stima ad esempio che la controparte Sky riesca a incamerare ogni anno dal settore diverse decine di milioni di euro.

Infine, sempre rimanendo nell'ambito piccate, è da rilevare la scelta del Parlamento europeo di continuare a salvaguardare la libera espressione e quindi anche la pornografia sui media. La settimana scorsa un voto a Bruxelles avrebbe potuto mostrare il fianco a iniziative di stampo conservatore e reazionario, invece alla fine è tutto si è risolto positivamente.

La valida proposta dell'eurodeputata Kartika Tamara Liotard, "Eliminare gli stereotipi di genere nell'UE", è stata approvata in ogni dettaglio. Ad esclusione di una sezione che sarebbe potuta essere interpretata dalla Commissione UE come un suggerimento a bandire la pornografia da ogni mezzo di comunicazione.