Il braccio artificiale di Adam Jensen, protagonista di Deus Ex: Human Revolution, è destinato a diventare la realtà. La startup Open Bionics, con la collaborazione di Eidos-Montréal, Intel e Razer, ha creato una soluzione simile a quella usata dal personaggio del noto videogioco.

L'universo di Deus Ex mette in scena un futuro non molto lontano dove gli esseri umani sono dotati di protesi che forniscono loro delle capacità straordinarie. Sebbene si tratti di un mondo fantastico, Deus Ex mette sotto i riflettori le discussioni sul transumanesimo e sui potenziamenti bionici, argomenti che tra qualche anno potrebbero diventare davvero all'ordine del giorno.

Ispirati dal gioco gli ingegneri di Open Bionics e delle diverse aziende hanno pensato di sviluppare protesi a basso costo grazie all'uso di avanzate tecniche di stampa 3D, usabili da bambini e adulti di tutte le età, con modelli sia maschili che femminili. Eidos-Montréal e Open Bionics renderanno i progetti delle loro creazioni disponibili gratuitamente, garantendo a tutti la possibilità di usufruirne liberamente.
Al momento il braccio prostetico ha uno scopo più promozionale, e serve ad alimentare il battage mediatico per il nuovo capitolo Deus Ex: Mankind Divided. Tramite la videocamera Razer Stargazer e la tecnologia di motion tracking il braccio virtuale sarà al cento di diversi eventi, consentendo alle persone di provare a controllarlo, seppur in modo virtuale.

Le prime protesi debutteranno nel 2017 e saranno al centro dell'E3 che aprirà i battenti al prossima settimana. Il team di Deus Ex ha iniziato a lavorare al progetto nel 2015. Non si tratta del primo braccio prostetico ispirato ai videogiochi: Konami, editore di Metal Gear Solid V, ne ha creato uno per un suo fan che l'ha perso in un incidente, richiamando quella indossata da Venom Snake.