Provider italiani a favore dello scorporo Telecom

Assoprovider spiega la sua ricetta per la neutralità della Rete

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a cura di Dario D'Elia

I piccoli provider indipendenti sono convinti che in Italia la neutralità della Rete possa concretizzarsi solo con lo scorporo di Telecom Italia. Assoprovider, l'associazione che rappresenta circa 200 operatori, ha sottoscritto infatti la lettera inviata ai Parlamentari Europei dalla OpenNet Coalition. In questa si possono rilevare chiare indicazioni per le direttive europee che compongono il cosiddetto "Telecoms Package".

Ebbene, secondo i piccoli provider non solo sarebbe sbagliato consentire di filtrare contenuti e applicazioni, ma anche perseverare con una gestione delle infrastrutture praticamente monopolistica.

La vera libertà di impresa nel settore telecomunicazioni, quindi, secondo i piccoli provider, non dovrebbe prescindere da due punti chiave. "Separazione della Rete Telecom e di tutte le reti finanziate con denaro pubblico: la sostituzione di un monopolista nazionale con un aspirante monopolista locale non è la soluzione né del mercato italiano delle TLC né tanto meno del Digital Divide", si legge nel documento Assoprovider.

"E i monopoli si creano inevitabilmente quando aziende con sussidi pubblici locali entrano in competizione diretta con operatori privati pur continuando a godere sia della finanza collaterale/sussidiaria sia di accessi privilegiati ad infrastrutture fondamentali che dovrebbero essere nel pieno godimento di tutta la collettività (cavidotti, tralicci, immobili, etc.)".

Fondamentale inoltre la "modifica delle tasse amministrative stabilite dal Codice delle Comunicazioni che, per la loro entità, di fatto altro non sono che forzose barriere di accesso che impediscono a piccoli e medi operatori di investire, ad esempio, nella creazione di reti in fibra ottica o su frequenze radio riservate".