Rai: in tre anni 3D, super-HD e Internet per tutti

La RAI ha reso pubblico un piano d'investimenti per i prossimi tre annni. Si lavorerà su 3D, altissima definizione e Internet. Per ora, tuttavia, ci sono ancora pochi dettagli chiari.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La Rai, attraverso i suoi dirigenti, si dice impegnata per rilanciarsi con innovazione e tecnologia. Secondo Paolo Garimberti, presidente, e Mauro Masi, direttore generale, le parole d'ordine sono 3D e altissima definizione. Non mancheranno gli investimenti sulla TV online e sulla radio digitale.

Rai.

Il primo segno sarebbe l'applicazione Radio Rai per iPhone.  Un piccolo passo per la Rai e un grande passo per l'umanità, a sentire l'azienda, che vuole aprirsi a Internet e a tutta la modernità possibile. Le dichiarazioni sembrano convincenti: la Rai si dedicherà attivamente ai televisori con connessione Internet e ai contenuti interattivi, introducendo anche i comandi vocali.

Il ruolo del leone lo avranno lo standard 4K (immagini con risoluzione 4096x2160 pixel) e la programmazione in 3 dimensioni, già presenti, in sperimentazione, in altri paesi. Il rinnovamento delle tecnologie, inevitabilmente, si sosterrà con accordi internazionali, firmati con aziende come BBC, NHK (operatore televisivo giapponese), Telecom o Microsoft.

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Garimberti sostiene che "dobbiamo fare per l'alfabetizzazione digitale quello che la tv pubblica fece ai suoi albori per l'unificazione del linguaggio nazionale". Un obiettivo ambizioso, che ricorda un ruolo da protagonista per la Rai, e un passato glorioso del quale sopravvive un ricordo romantico.

"L'innovazione è un elemento fondamentale per restare sul mercato", aggiunge con più realismo, evidentemente consapevole del fatto che la concorrenza (quella vera) è ogni giorno più concreta (La UE schiaffeggia Mediaset, Sky vince sul DTT).

All'intervento di Garimberti ha seguito quello di Masi, che tuttavia non ha aggiunto informazioni di sostanza.

Da Toshiba uno dei pochi TV 4K.

In sintesi, Rai ha annunciato un piano d'investimenti sulle nuove tecnologie. Ci sarà attenzione per l'alta risoluzione, ma non è chiaro come la faranno funzionare sul digitale terrestre. Avranno un occhio di riguardo per Internet, ma non si sa chi avrà banda sufficiente per usufruirne. E cercheranno di "alfabetizzare" chi ne ha bisogno, a livello informatico, ma non ci capisce bene come faranno, né di chi parlino.

Un grande tema spicca per la sua assenza: i contenuti, e la loro qualità.