Recensione Neato Robotics Botvac D602 Connected, aspirapolvere robot quasi top di gamma

Neato Botvac D6 è un aspirapolvere robot dalle grandi potenzialità che poco ha da invidiare al top di gamma Neato D7, grazie alla presenza di mappatura, controllo remoto e grande potenza di aspirazione.

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a cura di Vittorio Pipia

Neato Botvac D6 Connected è l’ultimo robot aspirapolvere dell’azienda californiana. Un elettrodomestico che rispetto al top di gamma D7 Connected, ha solo qualche piccola mancanza ma che rispetto al precedente D5 rappresenta un importante step evolutivo.

Si controlla da smartphone, da smart watch, sarà compatibile sia con Alexa che con Google Home ed è molto silenzioso durante la pulizia, caratteristica che lo rende ideale per essere usato in appartamenti o uffici.

Design e caratteristiche

Tutti i robot Neato di contraddistinguono per la caratteristica forma a “D”, che a detta dell’azienda permette di pulire in maniera più efficace spigoli e bordi, ma che nell’uso reale necessita di un piano pavimento sgombro e piuttosto regolare e incontra qualche limite nel caso di appartamenti con molti mobili e con una planimetria non ideale.

Nella confezione vengono inclusi oltre al robot, la base di ricarica, il cavo di alimentazione, un accessorio per la pulizia della spazzola e una banda magnetica che funziona da muro virtuale. Quest’ultima risulterà superflua nella maggior parte dei casi, in quanto il robot è dotato di un sistema di mappatura avanzato che permette di selezionare dall'applicazione le zone da evitare.

La parte superiore rispetto al D7, con cui i confronti non mancheranno nel corso di questa recensione, si contraddistingue per un colore grigio spazzolato. Restano invariati tutti gli elementi distintivi dei robot Neato, tra cui il serbatoio ad estrazione verticale con capienza di 0,7 litri, l’unico pulsante di controllo circondato da alcune spie che segnalano la connettività Wi-Fi, l’autonomia e la necessità di svuotare il serbatoio e i contatti nella parte posteriore, necessari per la ricarica.

La base di ricarica rimane a nostro parere ancora troppo ingombrante rispetto ad altre alternative. Nella parte anteriore è presente una parte lucida, che nasconde alcuni sensori che permettono al robot di riconoscerla evitando di urtarla. Tuttavia, potrebbe capitare che arrivando lateralmente, il robot non riconosca comunque la base. Il consiglio è quella di fissarla per bene, magari con del nastro biadesivo: in particolare su pavimenti scivolosi come possono essere il marmo o il parquet.

Nella parte inferiore fa mostra di sé la grande spazzola dalla lunghezza di 27cm, più grande di quella presente sul Neato D5, garantendo così una migliore pulizia, soprattutto per quanto riguarda la raccolta di peli di animale e la pulizia sui tappeti. Lateralmente è presente invece una piccola spazzola, che contribuisce a raccogliere in maniera migliore la polvere sugli spigoli per direzionarla verso la spazzola centrale.

Non mancano poi tutti i vari sensori che prevengono cadute accidentali e urti, oltre alle due ruote motrici di grandi dimensioni.

Applicazione e software

L’applicazione di Neato negli anni si è aggiornata periodicamente. L’azienda è tra le poche a farlo con criterio, aggiungendo spesso nuove funzioni. È stato così per il D7, che a poche settimane di distanza dalla nostra recensione ha ricevuto un aggiornamento che gli consente di memorizzare fino a tre piani.

Applicazione disponibile sia per Android che per iOS, e compatibile con gli smartwatch. Purtroppo al momento in Italia manca sia la compatibilità con Google Home, che quella con Alexa di Amazon, da poco approdata nel nostro Paese. Arriveranno presumibilmente entro fine anno.

Durante la prima configurazione, che ha richiesto 3-4 tentativi prima di andare a buon fine, ci siamo resi conto che il robot è compatibile solo con reti Wi-Fi a 2.4GHz, al contrario del D7 compatibile anche con reti a 5GHz.

La schermata principale permette di avviare, interrompere la pulizia e selezionare la modalità di aspirazione, tra “Eco”, più silenziosa e meno aggressiva, e “Turbo”, più potente, consigliata se gli intervalli tra una pulizia e l’altra sono maggiori.

È poi possibile gestire il robot, sapere le condizioni di riempimento del serbatoio, di usura dei componenti e acquistare i componenti che andranno cambiati periodicamente, tra cui la spazzola principale – ogni 6 mesi con un costo di circa 30 euro – e il filtro HEPA – con un costo di circa 10-20 euro.

Il menù laterale dà accesso alla programmazione e soprattutto alla mappatura. Per avere a disposizione la mappa, è necessario effettuare una speciale pulizia di prova, che servirà al robot per scandagliare in maniera opportuna tutta l’area. In questo caso, sarà necessario togliere qualsiasi ostacolo per facilitare nel migliore dei modi la pulizia.

Fatto ciò, si otterrà una mappa precisa, tramite la quale potremo andare a demarcare le varie zone che il robot deve pulire o meno.

Prova d’uso

Stiamo usando il robot Neato D6 da circa tre settimane, circa 2 o 3 volte a settimana, periodo più che sufficiente per garantire un’ottima pulizia del nostro appartamento. Ciò che colpisce sin dal primo utilizzo è la silenziosità delle operazioni. Tra i robot provati, non facciamo fatica ad ammettere che si tratta di uno tra i più silenziosi. Tale caratteristica permette dunque l’utilizzo anche a chi lavora da casa, oppure in serata, senza il rischio di disturbare eventuali vicini.

La modalità “Eco”, è praticamente impercettibile ed è da usare nei casi in cui si intenda far passare il robot molto spesso. Nella maggior parte dei casi abbiamo usato la modalità “Turbo”, più efficace.

L’aspirapolvere funziona davvero molto bene, riesce a pulire in profondità ogni angolo a patto, come detto durante l’introduzione, di avere una casa sgombra. La forma a D infatti ha come contro quella di rendere il robot meno agile in situazioni particolari o dove alcuni mobili sono molto vicine. Ciò renderà l’operatività del robot più complessa, costringendolo a fare più manovre. Nulla di eclatante o che ne comprometta l’utilizzo.

Alla fine ciò che conta è il risultato e questo robot garantisce una pulizia ottimale. Riesce ad andare sotto ai mobili con facilità. L’unica cosa che avremo gradito è una spazzolina laterale più grande, in quanto spesso su alcuni spigoli la polvere non viene raccolta come dovrebbe.

Il particolare sistema di navigazione laser, di cui sono dotati tutti i Neato, lo fa funzionare egregiamente anche al buio completo, o su pavimenti scuri.

L’autonomia è molto buona. Non siamo riusciti a scaricarlo con una pulizia, in quanto l’appartamento in cui lo abbiamo testato non è sufficientemente grande. Tuttavia, ha consumato circa il 30% di batteria ogni 35 minuti di utilizzo, dunque raggiunge con facilità un’ora e mezzo di operatività.

Verdetto

Neato D6 è una validissima alternativa nel panorama dei robot aspirapolvere, un dispositivo che rispetto al top di gamma ha delle piccolissime mancanze, che non vanno comunque a inficiare un’esperienza d’uso praticamente uguale. L’unico limite è che nel momento in cui scriviamo la recensione, il Neato D7 ha subito una prima svalutazione che ha portato il prezzo a circa 70 euro in meno rispetto all’ultimo arrivato. Soprattutto considerando il fatto che il D7 è anche dotato della capacità di pulire una determinata zona, selezionabile dal piano pavimenti: funzione che potrebbe arrivare in futuro anche su questo D6 tramite aggiornamento software.

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Rimane dunque difficile consigliare il D6 finché costerà 729 euro, con la consapevolezza che si tratta comunque di un ottimo prodotto. Non appena il prezzo dovesse scendere ad una soglia inferiore a quella del D7, rimane la scelta da fare, per capacità, funzioni e profondità della pulizia, in abbinamento a tanta silenziosità e facilità di utilizzo.

Neato D6 è ufficialmente disponibile su amazon a un prezzo di 729,00 euro.