Prestazioni (AF tracking e sistema esposimetrico)

Il nostro test dell'ammiraglia fra le reflex Nikon in formato DX. AF a 153 punti, nuovo sensore d'immagine e misurazione esposimetrica, scatto continuo fino a 10 fps, registrazione di filmati in 4K e molto altro ancora. Scopriamola se la fama di best APS-C DSLR è meritata.

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a cura di Tom's Hardware

L'autofocus della Nikon D500 è altamente customizzabile dall'utente in relazione al tipo di situazione che si trova a dover affrontare. Esiste infatti una pagina dei menu appositamente dedicata che permette di scegliere ogni singolo parametro legato all'autofocus (sensibilità, movimento del soggetto ecc.) per renderlo più efficace.

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Per le spiegazioni su ogni singola voce elencata si può fari riferimento a questa pagina web tratta da Nikon Imaging. Per la fotografia sportiva generica, in particolare, si può invece impostare la macchina così.

Per testare le capacità di questo sistema AF, abbiamo effettuato molte prove, decine di sequenze di raffiche a media velocità con un soggetto in corsa che si muoveva in varie direzioni rispetto alla fotocamera, sia con movimento regolare, che irregolare, e abbiamo raccolto la media dei risultati ottenuti nella seguente tabella.

N.B. Per gli scatti è stato impostato il modo AF continuo lento con 55 punti/Tracking 3D; obiettivo utilizzato AF-S Nikkor 24-70MM F/2.8G ED a tutta apertura.

Movimento soggetto Area AF Numero di scatti totale Numero di immagini perfettamente a fuoco Percentuale di immagini a fuoco sul totale
Rettilineo Dinamica a 25 punti, movimento soggetto normal 69 59 86%
Zig zag uniforme 3D, area estesa 80 59 73%
Movimento casuale 3D, area estesa, movimento soggetto irregolare 68 50 73%

Comportamento buono in tutte le circostanze, capacità di tracciamento efficace senza evidenti ritardi. Facendo svariati esperimenti ottimizzando i parametri dell'AF si possono raggiungere risultati ancora migliori.

Il sistema esposimetrico si è rivelato abbastanza affidabile, con una percentuale di foto (leggermente) sottoesposte sul totale di quelle scattate del 7,6% e di quelle sovraesposte del 4,6%, utilizzando l'esposizione valutativa. I tipi di lettura possibili sono Color Matrix 3D III, ponderata, ponderata sulle alte luci e spot.

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I diversi sistemi di misurazione della luce di cui è dotata la D500

Il sistema di misurazione più affidabile resta il Matrix, sostanzialmente una misurazione valutativa. Riguardo invece a quella ponderata, una caratteristica introdotta da Nikon sin dalla D600 è la possibilità di cambiare la dimensione dell'area centrale fra 6, 8, 10, 13 mm. A riprova di un livello di versatilità davvero eccezionale.

Strano invece il comportamento in situazioni di forte contrasto, come ad esempio nel caso di soggetti in controluce. Abbiamo fatto numerosi scatti cambiando il tipo di misurazione da Matrix a Spot, oppure media pesata al centro riducendo al minimo l'area di lettura centrale, ma sostanzialmente in tutti i casi, salvo qualche rarissima eccezione, le foto sono risultate molto sottoesposte. Non riusciamo sinceramente a capire le ragioni di questo comportamento, salvo che sia un difetto dell'esemplare in prova.

Parliamo ora di gamma dinamica in RAW. La latitudine di esposizione, ad essa legata, è molto estesa. Ad esempio, scattando a ISO 100, possiamo sovraesporre di +3 EV sulle basse luci (riportando poi con Photoshop la luminosità al suo valore corretto) con una percentuale minima di rumore introdotto. Tanto per fare un confronto, una Canon EOS 70D con lo stesso numero di Mpixel, nelle medesime condizioni, mostra risultati analoghi a +1 EV, mentre una Pentax K-70 da 24,2 Mpixel a +2,5 EV. La dinamica totale della D500 si attesta sui 14 EV.

Esiste poi la possibilità di attivare il D-Lighting attivo su sei valori, compresi NO e AUTO. Il D-Lighting attivo consente di conservare i particolari nelle zone di alte luci e ombre; da utilizzare quindi con le scene ad alto contrasto. Si noti che con i Picture Style di default il contrasto risulta leggermente accentuato.

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Foto scattata con D-Lighting disattivato: si noti la resa delle alte luci e delle ombre

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Interventi del D-Lighting su vari livelli: le differenze non sono così marcate, ma si nota chiaramente sia osservando l'istogramma dei livelli che ad occhio nudo, sulle basse e sulle alte luci

Non manca, ovviamente, l'HDR, di cui si può settare il livello di intervento fra AUTO, 1, 2 o 3 EV:
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HDR off

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HDR AUTO