Rimborso per le bollette a 28 giorni congelato. Il Consiglio di Stato dà ragione agli operatori

Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva degli operatori nei confronti dell'ultima sentenza del TAR riguardante il rimborso delle fatturazioni a 28 giorni.

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a cura di Dario D'Elia

Il rimborso per le bollette a 28 giorni è stato rimandato a una non meglio precisata data del 2019. Come riporta oggi il Sole 24 Ore il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensione della sentenza del TAR di novembre legata alla delibera AGCOM.

In pratica la delibera del Garante delle Comunicazioni aveva previsto per tutti gli operatori, che avevano impiegato la fatturazione a 28 giorni (dal 23 giugno 2017), il rimborso di ogni euro pagato in più rispetto al vecchio sistema mensile entro il 31 dicembre 2018. In base alle stime era risultato infatti che gli italiani stavano sborsando circa l'8% in più.

Telecom Italia, Vodafone, Wind Tre e Fastweb avevano deciso di rivolgersi al TAR circa un anno fa e nell'ultima udienza sono stati sconfitti. I giudici hanno dato ragione all'AGCOM sugli adeguamenti. Ora però il Consiglio di Stato ha rimesso tutto in discussione e confermato che bisognerà attendere le motivazioni che hanno giustificato l'ultima sentenza del TAR; solo allora potrà esservi una nuova pronuncia - comunque fissata entro il 31 marzo 2019.

E quindi non resta che attendere nuovi sviluppi. E a questo punto, con i vertici AGCOM in scadenza di mandato nel 2019, non è chiaro neanche come andrà a chiudersi la partita. Nel frattempo saranno passati quasi due anni dall'esplosione del caso.