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a cura di Dario D'Elia

Il roaming UE sta riservando una piacevole sorpresa gli utenti italiani: mediamente la velocità in download è superiore del 15,4% rispetto a casa. Nello specifico da una media di 30,32 Mbps a 34,98 Mbps.

Il dato si estrapola da una recente indagine di OOKLA (1° trim 2018), che grazie alla sua leadership nel rilevamento prestazionale delle connessioni ha realizzato una credibile fotografia dello scenario comunitario.

speedtest

Al solito l'app Speedtest ha un valore statistico da prendere con le molle, considerato che non si basa su un campione ma solo sugli utenti che usano il suo servizio. Ad ogni modo, considerato che è uno degli strumenti più usati nel mondo e che è sempre più di riferimento anche per gli operatori, alcune considerazioni di massima sui dati hanno un certo peso.

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Prima di tutto l'Italia è una mosca bianca, come Estonia, Lettonia e Portogallo. Sono gli unici paesi a registrare, con i rispettivi clienti, un incremento delle prestazioni in roaming UE. Tutti gli altri vanno peggio. Eclatante la situazione degli olandesi, che a casa viaggiano a mediamente a 53,07 Mbps su rete mobile e varcato il confine crollano a 25,46 Mbps. Non va meglio ai danesi (da 42,55 Mbps a 22,40 Mbps), belgi (da 44,56 Mbps a 26 Mbps) e ungheresi (da 46,10 Mbps a 26,01 Mbps).

report ue

Roaming UE (medie)

Il tutto considerando che la media UE a "casa" è di 30,57 Mbps e all'estero in roaming di 25,50 Mbps, praticamente il 16,6% in meno.

Gli elementi di criticità che sono legati a questa situazione sono diversi. In alcuni paesi le prestazioni medie sono molto alte e quindi è normale che varcati i confini ci si ritrovi con infrastrutture più arretrate. È il caso dell'Olanda, fra i leader globali nello Speedtest Global Index, con la terza posizione assoluta. Solo Norvegia e Islanda fanno meglio con rispettivamente 62,07 Mbps e 58,44 Mbps di media.

global

Global perfomance (medie)

In secondo luogo bisogna considerare cosa prevedono gli accordi infra-nazionali tra operatori. Quello ospitante potrebbe privilegiare il suo traffico rispetto al resto, riservando magari tecnologie più arretrate ai turisti stranieri, come ad esempio la 2G e la 3G invece che la 4G.

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Infine una considerazione per l'Italia. C'è da esultare nel sapere che si hanno migliori prestazioni rispetto agli altri, ma è amara la costatazione che a casa forse dovremmo essere in condizione di ottenere migliori risultati. Al solito le medie matematiche nascondono la realtà del paese. Com'è risaputo infrastrutturalmente a macchia di leopardo.