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a cura di Elena Re Garbagnati

Sulla Stazione Spaziale Internazionale sta per sbarcare un nuovo ospite: si tratta di CIMON (Crew Interactive Mobile Companion), un robot dotato di Intelligenza Artificiale, che ha le dimensioni di un pallone da calcio e aiuterà gli astronauti a risolvere i problemi. Fluttuando nell'avamposto spaziale, questo speciale ospite progettato da IBM e Airbus sarà in grado di identificare gli astronauti grazie al riconoscimento facciale.

"Grazie a CIMON i membri dell'equipaggio potranno fare molto di più che lavorare affidandosi solo alla checklist delle procedure prescritte. CIMON potrà interagire con loro e semplificare lo svolgimento delle attività quotidiane, agevolare il successo della missione e migliorare la sicurezza, in quanto può anche fungere da sistema di allarme per problemi tecnici" ha spiegato Airbus nell'annuncio.

CIMON

CIMON. Crediti: DLR

Se state pensando ad HAL9000 di 2001 - Odissea nello spazio tranquillizzatevi: CIMON non ha nessuna forma di potere decisionale, non può controllare nessuno dei sistemi della ISS o fare qualcosa senza interagire con un membro dell'equipaggio, quindi non c'è alcun rischio che prenda il sopravvento o che cerchi di eliminare l'equipaggio. Certo, se l'esperimento dovesse andare per il meglio non è da escludere che in un futuro gli astronauti non assegneranno compiti importanti, e magari anche le loro stesse vite, a un'Intelligenza Artificiale, ma quel momento non è ancora giunto. Per ora come detto quella di CIMON è solo una sperimentazione di ESA.

Oggi è una giornata importante anche per SpaceX, perché CIMON era caricato a bordo di un razzo Falcon 9 con il primo stadio riutilizzato, a cui era agganciato il cargo Dragon che aveva già volato verso la ISS a luglio 2016. La Dragon rimarrà agganciata alla ISS per un mese, per poi tornare sulla Terra il 2 agosto, quando fermerà la sua discesa nell'oceano e verrà recuperata da una nave, per essere restaurata e nuovamente riutilizzata. Ricordiamo che la Dragon è attualmente l'unica navicella cargo operativa progettata per sopravvivere al viaggio di ritorno.

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La navicella cargo Dragon di SpaceX si separa dallo stadio superiore del Falcon 9. Crediti: NASA TV

Quella di oggi è la missione CRS-15 (dove "CRS" sta per "servizi di rifornimento commerciale") e fino alla missione CSR-20 continueranno ad essere usate capsule Dragon di prima generazione. Successivamente SpaceX schiererà in campo la Dragon 2, l'evoluzione in fase di sviluppo capace di effettuare anche voli con equipaggio da e verso la ISS.


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