Samsung e ricercatori: insieme per gli odori in TV

I ricercatori dell'Università della California e Samsung stanno collaborando per realizzare un sistema di diffusione di odori attraverso TV e Smartphone. Il segreto? Una matrice che contiene migliaia di odori diversi, contenuti in piccoli elastomeri di silicone.

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a cura di Roberto Caccia

I ricercatori dell'Università della California stanno collaborando con Samsung per sviluppare un dispositivo portatile per TV e smartphone capace di riprodurre odori. Profumi on demand? Il congegno, ancora senza nome, consentirebbe ai programmi televisivi e ai siti web di emettere fino a 10mila odori diversi.

Due ricercatori impegnati a misurare le proprietà elettriche dei cavi usati nel dispositivo - Immagine: UC San Diego

Di certo non è il primo tentativo di aggiungere il senso dell'olfatto a questo tipo di trasmissioni, ma la collaborazione fra i ricercatori e l'azienda coreana sta spingendo questa tecnologia vicino alla realtà. La sfida più grande riguarda la miniaturizzazione e la digitalizzazione degli odori, l'obiettivo è di raggiungere eccellenti livelli di qualità in due fattori chiave: controllo e varietà.

La chiave sono i cosiddetti odor pixel, una matrice di centinaia di minuscoli cavi che con il passaggio di energia elettrica si riscaldano, diffondendo l'essenza contenuta in ognuno dei 10mila piccoli contenitori collegati. La fragranza è composta da una soluzione acquosa ed è conservata in piccoli compartimenti fatti da elastomeri di silicone, atossici e non infiammabili. Quando il calore e la pressione dell'odore aumentano, si apre un piccolo foro nell'elastomero, permettendo la diffusione della fragranza nell'ambiente.

Immagine: UC San Diego - Clicca per ingrandire

I primi test sono stati fatti con due diversi profumi commerciali. In entrambi i casi, i partecipanti all'esperimento sono riusciti a sentire e a distinguere i due odori da una distanza di 30 centimetri. E quando si esauriscono i serbatoi di "odori"? Basta prendere un nuovo dispositivo, come quando si sostituiscono le cartucce d'inchiostro della stampante.

Non è ancora chiaro come potrebbero reagire pubblico e network televisivi a questa tecnologia, ma la domanda dei ricercatori per ora è un'altra. È possibile portare il profumo nelle case e nelle tasche degli utenti, grazie all'uso di questa tecnologia su TV e Smartphone? La risposta sembra in dirittura d'arrivo.

E voi? Gradireste sentire il profumo di una leggera brezza marina, o il classico odore di un caffè bevuto nei bar di milioni di commedie romantiche, proprio quando i protagonisti si stanno per incontrare in modo del tutto "casuale"?

Come reagireste agli odori di un documentario con Bear Grylls? - Clicca per ingrandire

Le possibilità sono virtualmente infinite, ma ci sono anche i lati negativi. Sarebbe bello, per esempio, se ci fosse un'opzione per disattivare il dispositivo durante i programmi con odori meno piacevoli. Immaginiamo ad esempio un episodio di CSI o un documentario di Bear Grylls... Difficile immaginare qualcuno interessato ad "assaporare" questo tipo di odori. Voi cosa ne pensate?