Le stime finanziarie di Samsung per il secondo trimestre non sono buone. O meglio, sono buonissime in termini assoluti, ma meno se guardate con gli occhi di chi opera sul mercato. Gli utili sono infatti calati per il terzo trimestre consecutivo sulla scia di vendite di smartphone in Cina ed Europa non proprio esaltanti.
Il fatturato si attesterà infatti tra 51 e 53 trilioni di won (un calo tra il 7,8% e l'11,2% rispetto a un anno fa), mentre l'utile operativo si posizionerà tra 7 e 7,4 trilioni di won, ovvero tra 6,9 e 7,3 miliardi di dollari. Un calo del 24% su base annua, il primo declino a doppia cifra dal terzo trimestre 2011.
La maggiore competizione, legata specialmente a concorrenti cinesi come Xiaomi, ha dirottato diversi consumatori lontano dai prodotti Samsung. Questo ha avuto un impatto immediato sull'inventario della fascia medio-bassa. In Cina, in particolare, i prodotti Samsung 3G hanno raccolto scarso consenso dato che i consumatori attendono le soluzioni 4G.
A tutto questo si sommano poi maggiori spese per il marketing - in parte legate proprio allo smaltimento dell'inventario - e il rafforzamento del won sudcoreano. Per quanto riguarda il mondo dei tablet, Samsung fa sapere che le vendite non sono andate bene per due ragioni: la prima è che i consumatori cambiano il tablet con meno frequenza rispetto allo smartphone, mentre la seconda è legata ai phablet da 5-6 pollici che stanno intaccando le vendite dei tablet da 7-8 pollici.
E poiché Samsung produce gran parte dei componenti dei prodotti in casa propria, il calo di vendite nel settore mobile impatterà anche sulle divisioni System LSI (chip) e display. L'azienda non ha svelato i dati di vendita legati al Galaxy S5 o all'intero comparto smartphone, ma gli analisti stimano un risultato tra 77 e 79,5 milioni di unità.
Per maggiori dettagli dovremo attendere i risultati finali che saranno comunicati nel corso del mese. Nel frattempo l'azienda è prudente nel valutare il terzo trimestre, ma si aspetta comunque risultati migliori.