Sanità corrotta, fai la tua denuncia in anonimato

La corruzione dilaga nella sanità pubblica. Il cittadino può denunciare in totale anonimato grazie alle piattaforme di whistleblowing. Progetto pilota per gli utenti delle Aziende sanitarie locali di Bari, Melegnano e Martesana, Siracusa e Trento. Ma c'è anche il portale ALAC.

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a cura di Pino Bruno

Sanità malata, nazione infetta. Dice il Censis che nell'ultimo anno il fenomeno corruttivo ha coinvolto il 25,7% delle Aziende sanitarie. La distribuzione non è la stessa su tutto il territorio: la maglia nera va al Sud, dove le strutture in cui risulta almeno un episodio di corruzione sono il 37,3% del totale. Gli ambiti maggiormente a rischio corruzione risultano essere quello degli acquisti e delle forniture, le liste d'attesa e le assunzioni del personale. E se capitasse a noi di imbatterci in un fenomeno di corruzione, come vittime o "persone informate dei fatti"? Potremmo denunciarlo senza esporci alle prevedibili rappresaglie, grazie alla piattaforma per il whistleblowing, messa a disposizione dal progetto Curiamo la Corruzione, che garantisce il totale anonimato. 

whistleblowing asl bari 3

Si tratta di un progetto pilota, al momento disponibile soltanto per i cittadini/utenti delle Aziende sanitarie locali di Bari, Melegnano e Martesana, Siracusa e Trento. Se l'esperimento andrà a buon fine, presto la piattaforma sarà estesa al resto d'Italia. Obiettivo? Ci si prefigge il difficile compito di sperimentare sul campo l'efficacia di alcuni strumenti di contrasto alla corruzione per garantire l'accesso alle informazioni, per migliore la qualità e la condivisione di dati e informazioni, per tutelare chi fa segnalazioni di illeciti e per rendere più efficaci i piani anticorruzione.

Come sta andando? A Bari - segnala La Repubblica - dall'inizio dell'anno sono 20 le denunce raccolte che hanno già dato vita ad altrettante indagini interne. "Si tratta di un numero rilevante", ha dichiarato al quotidiano il direttore generale Vito Montanaro. L'ultima segnalazione è quella su un medico che, senza autorizzazione, fornirebbe consulenze a strutture private. Poi ci sono le denunce su altri dipendenti dell'Asl, come alcuni infermieri che fuori dagli orari di lavoro assicurano prelievi a domicilio.

whistleblowing asl bari

La legge che tutela i whistleblower, cioè le gole profonde, è ancora ferma al Senato, dopo l'approvazione alla Camera il 21 gennaio 2016. Il provvedimento sulle "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato" potrebbe essere un serio contributo alla lotta alla corruzione ma, evidentemente, il Parlamento non gli attribuisce l'importanza che merita.

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Al vuoto legislativo cercano di supplire iniziative come Curiamo la Corruzione. La piattaforma - a cura di Transparency International Italia - garantisce il totale anonimato, grazie all'uso della crittografia. L'organizzazione mette a disposizione anche un servizio di segnalazioni a largo raggio, che non riguarda soltanto la sanità. Si chiama ALAC - Allerta Anticorruzione - ed è basato su Globaleaks, software open source sviluppato da Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights, che permette di dialogare in modo anonimo con il segnalante, senza possibilità, per il ricevente o altri soggetti, di rintracciare l'origine della segnalazione.

ALAC lotta alla corruzione

Il portale ALAC utilizza il protocollo HTTPS, che garantisce il trasferimento di dati riservati. Per un livello di sicurezza totale si consiglia inoltre di installare il browser Tor, che permette la navigazione attraverso una serie di router anonimi.


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Il whistleblower più noto è certamente Edward Snowden. Hai visto il film diretto da Oliver Stone?