Rivoluzione digitale, la Germania vuole imporre la crittografia per tutti i servizi cloud

Il disegno di legge è ancora in bozza ma il progetto è decisamente ambizioso e promettente.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il governo tedesco, attraverso un ambizioso progetto, si distingue in un panorama internazionale in cui molti stati considerano di indebolire le protezioni della privacy online. Il Ministero federale per gli affari digitali e i trasporti (BMDV), infatti, ha intenzione di promuovere una legge sul diritto alla crittografia, un baluardo fondamentale per la privacy digitale dei suoi cittadini.

Il progetto di legge, proposto nel 2024 e supportato da più partiti, è una risposta diretta alle crescenti preoccupazioni riguardo alla sicurezza delle comunicazioni online. Essenzialmente, obbligherà i fornitori di servizi di posta elettronica, messaggistica e cloud a implementare rigorose soluzioni di crittografia end-to-end, garantendo così un livello elevato di segretezza digitale per le comunicazioni.

La privacy è importante e va preservata
Ciò rappresenta una svolta significativa rispetto alle tendenze globali, dove molti governi stanno considerando iniziative volte a compromettere la crittografia avanzata a vantaggio della sorveglianza di massa. Questo progetto di legge segue l'accordo di coalizione del 2021 tra SPD, FDP e Verdi, che ha posto un'enfasi significativa sulla protezione della privacy e sulla promozione della crittografia end-to-end. Secondo il testo del progetto di legge, l'obbligo di crittografia end-to-end è giustificato dall'importanza di preservare i diritti fondamentali alla privacy e alla sicurezza delle comunicazioni online.

L'approvazione di questa legge non solo rappresenterebbe un passo avanti per la tutela della privacy digitale in Germania, ma potrebbe anche avere ripercussioni positive a livello globale, spingendo altri paesi a riconsiderare le proprie politiche sulla crittografia. Il progetto di legge è ancora in fase di bozza, sicuramente nelle prossime settimane seguiranno aggiornamenti e la presumibile approvazione.