Scajola vuole gli 800 milioni per la banda larga

Il ministro Scajola vuole riattivare gli investimenti per la banda larga.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il Ministro per lo sviluppo Economico è contrario al blocco degli 800 milioni di finanziamento per la banda larga, voluto dal Governo per sostenere le politiche sociali. In una nota diretta al Presidente del Consiglio, Claudio Scajola ha elencato i progetti in corso e in attesa di finanziamento, facendo notare che solo i cantieri per creare l'infrastruttura di connettività creerebbero 60.000 nuovi posti di lavoro.

Il Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola.

Gli fa eco il Ministro Brunetta, che ha fatto sapere che al prossimo Cipe, l'incontro interministeriale per la programmazione economica, si parlerà anche di banda larga.  Non sappiamo ancora cosa si deciderà ma, sentendo Brunetta, entro fine anno sapremo se e cosa accadrà.

Paolo Romani, Vice Ministro alle Comunicazioni, getta invece acqua sul fuoco delle critiche, affermando che il blocco dei fondi è un "falso problema" e che si sta già lavorando per migliorare l'infrastruttura.  Di certo la decisione del governo è stata, e resta, sconcertante: "Sappiamo - dice Confindustria - che ogni euro investito nella banda larga ne produce almeno due di aumento di attività economica e di PIL. Il Paese non può rimandare questi interventi".

La banda larga è vitale per lo sviluppo.

Insomma, dopo le bufere sollevate dal blocco dei fondi, sembra che i soldi si possano trovare, magari in Europa o dai privati. Purtroppo, però, qualcuno già ventila ipotetici rialzi dei costi, come fa notare Pino Bruno. Può darsi che siano parole al vento, ma non è da escludere che i canoni si alzino davvero, per finanziare queste operazioni, e che i costi vadano a cadere sulle spalle dei consumatori.

Speriamo di no. 

Ringraziamo Pino Bruno per la collaborazione.