Scoperto un pianeta che non dovrebbe esistere

Si chiama 8 Ursae Minoris b, ed è un pianeta che in teoria non dovrebbe esistere perché troppo vicino alla sua stella.

Avatar di Francesco Daghini

a cura di Francesco Daghini

L'esistenza del pianeta 8 Ursae Minoris b è un vero e proprio mistero: secondo i calcoli dei ricercatori che hanno studiato questo esopianeta e il suo sistema solare, il pianeta avrebbe dovuto essere assorbito dalla sua stella già da tempo, ma ciò non è avvenuto.

La stella di 8 Ursae Minoris b, chiamata 8 Ursae Minoris, al momento ha una massa pari a 1.5 volte quella del nostro sole, ma il suo comportamento lascia molti dubbi nei ricercatori: la stella ha già superato la fase della sua vita in cui bruciava idrogeno e ora sta bruciando l'elio contenuto al suo interno, diventando sempre più compatta e calda; secondo i calcoli legati alla massa della stessa, quest'ultima avrebbe dovuto espandersi al punto da intralciare l'orbita del suo pianeta più vicino, scatenando una reazione che avrebbe dovuto portare all'assorbimento del pianeta all'interno della stessa.

Peccato che questo non sia mai avvenuto, il pianeta è ancora lì e non sembra particolarmente influenzato dalla vicinanza con la sua stella, pari a metà della distanza che c'è tra la Terra e il nostro sole; i ricercatori hanno avanzato diverse ipotesi per provare a spiegare l'esistenza di questo pianeta, ma nessuna di queste sembra essere particolarmente probabile.

L'ipotesi più quotata afferma che il sistema di 8 Ursae Minoris fosse in origine composto da 2 stelle, la più piccola delle quali avrebbe lentamente assorbito l'atmosfera di quella più grossa, man mano che quest'ultima andava espandendosi, al punto da lasciarla completamente "nuda", niente più che un nucleo di elio. Successivamente la stella più grande avrebbe assorbito quella più piccola, andando a bloccare la sua espansione e creando uno scenario in cui il pianeta riesce a sopravvivere così vicino a una stella.

L'esistenza di sistemi solari a doppia stella è relativamente comune e secondo i calcoli dei ricercatori questa ipotesi potrebbe spiegare come mai la stella ha un nucleo così ricco di elio, perché lo ha assorbito da un'altra stella; nonostante tutte le ricerche e gli avanzamenti tecnologici avvenuti negli ultimi decenni, l'Universo continua a riservarci sorprese.