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a cura di Dario D'Elia

Le prestazioni delle connessioni Internet dichiarate dagli operatori spesso non mantengono le promesse. Ma qualcosa è destinato a cambiare con la recente Delibera 292-18-CONS dell'AGCOM, che non solo impone maggiore trasparenza sull'impiego del termine "fibra" ma ha anche un intero capitolo dedicato alle stime prestazionali mostrate ai consumatori.

Oggi digitando il proprio indirizzo sui siti degli operatori viene mostrato il tipo di abbonamento attivabile e un'indicazione di massima sul servizio - fibra o ADSL con prestazioni massime teoriche. Però per garantire un approccio più trasparente l'AGCOM ha chiesto che gli operatori si facciano carico di un rinnovato impegno, ovvero fornire un dato statistico reale della velocità massima e minima relazionata alla connessione end-to-end durante l'ora di punta.

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I nuovi obblighi informativi

"Tale velocità idealmente rappresenta una stima di quella che sarebbe misurabile tra la CPE (il router, NdR) dell'utente finale ed un server remoto posizionato al punto di interscambio tra la Internet globale e la rete dell'operatore che offre i servizi di accesso all'utente", si legge nella delibera. Insomma, in fase pre-contrattuale l'operatore dovrà fornire una stima e un intervallo di valori massimi e minimi di download e upload.

In sintesi gli utenti, prima della firma, sapranno esattamente il tipo di tecnologia impiegata (ADSL, ADSL2, etc.), distinguendo tra ULL, bitstream e altre modalità, nonché "le caratteristiche minime che il sistema di accesso dell'utente deve possedere al fine della integrale e corretta esecuzione del contratto di accesso a Internet", prestazioni stimate, banda minima di uploading e downloading, ritardo massimo di trasmissione dati e tasso di perdita pacchetti.

Gli operatori saranno quindi costretti a compiere dei test campionari però non più su base nazionale, bensì locale." I parametri a cui fa riferimento il provvedimento in oggetto rappresentano una stima della velocità minima e massima attesa nella specifica postazione fissa del cliente", puntualizza l'AGCOM.

Ora, questo non vuol dire che il cliente in fase pre-contrattuale saprà in senso assoluto come andrà il servizio - poiché le variabili tecniche in gioco sono molteplici - ma godrà di un'indicazione più simile alla realtà.