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Zavoi fu il primo a "bucare" un Mac, in occasione del primo Pwn2Own. Gli abbiamo rivolto qualche domanda per capire meglio il mondo della sicurezza informatica.

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a cura di Tom's Hardware

Più di quello che sembra

TH: sei molto modesto. Sappiamo che sei membro del Sandia National Laboratories' Information Design Assurance Red Team (IDART), che viene contattato dalle agenzie governative quando vogliono assicurarsi che non si verifichino situazioni degne di film e serie TV. Parlaci dei "bersagli": non sono consapevoli dei tuoi tentativi d'intrusione, e siete autorizzati a usare tutti i messi possibili, come una chiave USB "dimenticata" in un parcheggio, nella speranza che la vittima la raccolga e la inserisca nel suo computer?

Dino: non possono confermare né negare.

TH: @Stake era una compagnia nata anche dall'acquisizione di L0pht Heavy Industries, che rappresentava uno dei primi gruppi di hacker "dal cappello grigio", per collocarli tra quelli "neri" e quelli "bianchi", ai quali ci si è sempre riferito per differenziare i buoni dai cattivi. Molti ragazzi con il cappello bianco, però, non volevano avere nulla a che fare con i "cattivi", e quindi non avevano conoscenze sufficienti per sviluppare strumenti efficaci. L'idea del "grigio" quindi, sembra più che ragionevole: com'era lavorare in quell'ambiente?

Dino: @stake aveva nel suo staff alcuni dei professionisti migliori del settore, e per me fu una grande opportunità poter lavorare fianco a fianco con loro, così come poter partecipare a progetti importanti per alcuni grandi clienti. Non posso rivelare molti dettagli, tranne che mi occupavo di attacchi via rete, siti web, e software, di sviluppo della sicurezza e di formazione del personale.

TH: parlaci del tuo attuale impiego

Dino: non posso dire nulla al momento.

TH: puoi parlarci del computer che stai usando come piattaforma principale?

Dino: uso diversi sistemi regolarmente, e sono quasi tutti Mac. Quello principale comprende un MacBook Pro e un Mac Pro. Uso principalmente Mac OS X dall'estate del 2001, circa.

TH: perché i Mac?

Dino: sono un utente Unix appassionato, e Mac OS X è il sistema Unix più conveniente e funzionale che conosca. Posso sfruttare un ambiente Unix tradizionale, guardare un DVD e usare Microsoft Office. Funziona e mi permette di portare a termine il mio lavoro.

Mi sono concentrato sulla sicurezza di Mac OS X da quando ho visto un Mac, e mi sono divertito a metterlo alla prova. Naturalmente sono anche interessato a mettere al sicuro i miei sistemi, cosa di cui mi occupo personalmente.