Smart Inclusion migliora la vita in ospedale

Il progetto Smart Inclusion ha concluso la sua prima importante tappa, e si appresta alla seconda fase della sperimentazione. Aspettative migliori per i più piccoli in ospedale.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il mese scorso avevamo accennato al progetto Smart Inclusion, che vuole essere una soluzione per i bambini ricoverati in ospedale, affinché i problemi di salute e la loro risoluzione smettano di essere la causa di problemi e ritardi scolastici.

Oggi aggiungiamo qualche dettaglio a questa interessante idea. Smart Inclusion dovrebbe permettere al bambino ricoverato di mantenersi in contatto con la propria classe tramite un sistema di videoconferenza, che gli permetterà di seguire le lezioni, fare compiti e verifiche, e interagire con i compagni. Smart Inclusion si dirige in particolare ai piccoli pazienti dei reparti oncologici.

Patch Adams, uno dei primi occidentali a capire che la cura non passa solo dai medicinali.

Il progetto, ad opera del CNR di Bologna, è stato già collaudato, e ha ricevuto l'approvazione del ministro Renato Brunetta, che lo ha presentato al forum per la Pubblica Amministrazione 2009, insieme Franco Bernabé, amministratore di Telecom Italia, che fornisce le infrastrutture necessarie.  La sperimentazione ora si estenderà ad altri sei ospedali, su tutto il territorio nazionale.

Il progetto fa parte di una struttura più ampia, ideata e sviluppata da Telecom Italia, il cui scopo è modernizzare l'amministrazione pubblica in tutti i suoi settori. Chiara l'opinione del ministro a riguardo: "questa è la Pubblica Amministrazione che voglio".