Solo 28 canali HD gratuiti in Italia, ma stanno crescendo

L'ultimo rapporto di Confindustria Radio Televisioni fotografa la situazione dei canali televisivi italiani. Si parla complessivamente di 431 canali, di cui solo 28 gratuiti in HD.

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a cura di Dario D'Elia

In Italia i canali televisivi gratuiti in HD sono solo 28, ma secondo l'ultimo rapporto Confindustria Radio Televisioni (CRTV) "sono in forte crescita nell'ultimo periodo". Considerando tutte le piattaforme a disposizione - digitale terrestre e satellite - l'offerta pay HD è preponderante con 77 canali (di cui 19 su DTT e 93 su DTH). Marginali i due singoli canali Super HD e 3D.

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Complessivamente nei primi tre mesi del 2017 sono stati rilevati 431 canali televisivi, facenti capo a 114 editori (nazionali e internazionali), di cui 69 con sede in Italia. I canali gratuiti sono 130, di cui 98 su DTT.

"Gli editori con il maggior numero di canali TV (con oltre 2 canali) sono Sky Italia (119) seguito da Mediaset (39), Rai (26), Fox International Channels Italy (24) e Discovery Italia (21)", si legge nel documento. "Tutti presentano un'offerta diversificata tra gratuita e a pagamento, ad eccezione dell'operatore di servizio pubblico Rai, con una offerta TV completamente gratuita e di Fox Channels completamente a pagamento".

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Questo monitoraggio si è reso necessario perché entro il 2020 - ma l'Italia sicuramente approfitterà della proroga di 2 anni - per volere della Commissione UE bisognerà liberare la banda 700 MHz (694- 790 MHz) per assegnarla agli operatori TLC in prospettiva 5G.

"Tale migrazione richiederàÌ€ una programmazione di sistema che tenga conto della specificitàÌ€ italiana e permetta di trasferire nel progetto delineato dalla UE per l'Agenda Digitale il valore del sistema televisivo nel suo complesso", spiega il documento.

Il problema italiano è legato sopratutto all'emittenza locale: vi sono almeno 350 emittenti fra comunitarie e commerciali che trasmettono oltre 400 marchi di programmi. Sebbene il passaggio al digitale abbia ridimensionato l'offerta ne rimangono ancora scadenti e insostenibili sotto il profilo economico.

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"Un comparto tuttavia che eÌ€ parte della nostra storia di sistema (le prime 'TV libere' sono nate a livello locale) e specchio di un Paese culturalmente variegato (campanilismo): non a caso la revisione dei contributi all'emittenza locale, purtroppo ancora in itinere, intende abbandonare la logica dei contributi a pioggia e premiare le realtàÌ€ piuÌ€ meritorie e rappresentative del territorio, come auspicato dall'Associazione delle TV locali aderente a CRTV in tutte le sedi istituzionali", conclude l'analisi di CRTV.


Per chi non è raggiunto dal digitale terrestre o ha problemi di ricezione, una soluzione è nella piattaforma satellitare grauita TivuSAT. Uno dei decoder di maggiore successo è lo Humax Tivumax HD-6400S.