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Abbiamo provato l'α7R III con il Sony FE 24-70 mm F2,8 GM che ci è stato fornito per l'occasione. Si tratta di un obiettivo con attacco E dalle qualità ottiche molto elevate, soprattutto in termini di nitidezza al centro, ad ampia apertura (costante e pari a f/2.8), appartenente alla prestigiosa serie G-Master di Sony. Questo zoom standard vanta una gamma di lunghezze focali da 24 mm a 70 mm, la scelta ideale per paesaggi, istantanee, street photography.
L'obiettivo è dotato del sistema di messa a fuoco Direct Drive SSM (DDSSM), ideale sia per la ripresa di foto che video, dove eccelle per la sua progressività e silenziosità.
Lo schema ottico prevede 18 elementi in 13 gruppi ed adotta in particolare una lente di tipo XA (asferico estremo) caratterizzata da una precisione elevatissima nella lavorazione della superficie che consente non solo di garantire una risoluzione ottimale su tutta l'inquadratura, ma gioca anche un ruolo fondamentale per ottenere un bokeh fluido e morbido.
Un elemento in vetro ED (Extra-low-Dispersion) e uno in Super ED riducono l'aberrazione cromatica assiale e laterale e aumentano al contempo la risoluzione.
Il diaframma è a 9 lamelle e il diametro del filtro di ben 82 mm.
Prestazioni
Quest'ottica progettata da Sony è in grado di fornire prestazioni persino più elevate delle corrispondenti ottiche Zeiss. Il primo aspetto che si nota è l'eccellente nitidezza a tutte le focali e persino a tutta apertura.
Gli esempi seguenti vogliono proprio mettere in risalto questo aspetto. Il confronto è stato effettuato con la Canon EOS 6D, sempre full frame ma da 20 Mpixel, sulla quale è stato montato un Sigma Art 50mm f/1.4 DG HSM.
Sony a sinistra, Canon a destra:
Riassumendo, quindi, si evidenzia un'eccellente nitidezza soprattutto al centro già a T.A. e quasi invariante al chiudere del diaframma sino a f/8, una prestazione che ricorda da vicino quella di un'ottica a focale fissa.
L'aberrazione cromatica laterale, in JPEG, è corretta in camera dal processore d'immagine (con possibilità di escludere la correzione).
Intrinsecamente è abbastanza evidente alle focali sotto i 35 mm (indipendentemente dall'apertura) con valori superiori a 2 px ai bordi dell'immagine.
La distorsione varia da un -2,9% a 24 mm (barrel) a poco meno del 2% a 70 mm (pincushion). Valori tutto sommato nella norma per le focali grandangolari, un po' sopra la media per quelle tele, comunque è corretta in camera, come la vignettatura.
Resistenza ai riflessi davvero ottima, una prerogativa delle lenti G Master Sony già verificata su altri modelli.
Il merito è dovuto alla tecnologia del rivestimento antiriflesso ai nano-cristalli che elimina i falsi riflessi all'origine di luce parassita e immagini fantasma, soprattutto in condizioni di controluce, con il risultato di un contrasto e una nitidezza elevati.
Effetto bokeh fluido e morbido garantito anche dall'utilizzo di un elemento XA nello schema ottico.
La distanza minima di MAF è di 0,38 m e si ottiene alla focale più corta.