Spionaggio industriale OLED: perquisiti gli uffici Samsung

Ieri la Polizia sudcoreana si è presentata nel quartier generale di Samsung di Asan per cercare materiale riguardante le TV OLED. C'è di mezzo lo spionaggio industriale, ma forse non riguarda la querelle con LG.

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a cura di Dario D'Elia

La Polizia sudcoreana ieri ha perquisito il quartier generale di Samsung Electronics ad Asan in relazione all'indagine di spionaggio industriale sugli OLED TV. Si tratta dell'ennesimo capitolo di una vicenda piuttosto complicata che vede protagoniste LG e Samsung.

Tutto è iniziato l'anno scorso quando i due colossi hanno presentato in contemporanea, durante il CES di Las Vegas, le prime TV OLED da 55 pollici del mercato. Le troppe analogie non erano una coincidenza, e infatti Samsung ha denunciato 6 ex-impiegati passati alla concorrenza. Dopodiché il colosso ha portato direttamente in tribunale LG. A quel punto le due aziende hanno avviato una trattativa per disinnescare pacificamente la querelle legale.

World's First OLED TV

Adesso come un fulmine a ciel sereno è giunta questa perquisizione. "Non abbiamo motivo di rubare la tecnologia di altre aziende, dato che abbiamo la migliore tecnologia OLED del mondo", ha commentato un portavoce Samsung, stando a quanto riporta Bloomberg. LG, interpellata sulla questione ha negato ogni coinvolgimento.

A questo punto è verosimile pensare che il problema dello spionaggio industriale possa riguardare altre aziende. Ad esempio a ottobre la taiwanese AU Optronics ha denunciato due ex-dirigenti, responsabili di aver passato alla cinese Star Optoelectronics Technology (TLC) i segreti dei nuovi progetti OLED.

Insomma, siamo in una fase "guardie e ladri". Per altro in attesa che questi OLED arrivino realmente nei negozi.