Tariffe di roaming UE quasi cancellate: Bruxelles accelera

L'Industry and Research Committee (ITRE) del Parlamento UE ha votato il pacchetto "Telecoms Single Market" formulato dalla Commissione UE nel settembre 2013.

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a cura di Dario D'Elia

Poche ore fa a Bruxelles è stato compiuto un altro passo verso l'azzeramento delle tariffe di roaming transnazionali che potrebbe concretizzarsi entro il 2015. L'Industry and Research Committee (ITRE) del Parlamento UE ha votato il pacchetto "Telecoms Single Market" formulato dalla Commissione UE nel settembre 2013.

"Si tratta di garantire al settore dinamico sano e competitivo delle telecomunicazioni di essere in forma per affrontare il futuro. Si tratta di armare ogni azienda europea con gli strumenti e le reti di cui hanno bisogno per innovare e crescere", ha commentato la Vice Presidente della Commissione UE Neelie Kroes.

Roaming

"E dare a ogni cittadino europeo la connettività senza soluzione di continuità che domanda - senza pratiche sleali come i servizi bloccati o tariffe di roaming".

Il pacchetto Telecom a questo punto sarà votato da tutti i membri del Parlamento il prossimo 3 aprile. Nel frattempo gli Stati Membri sono impegnati nei rispettivi gruppi di lavoro per la nuova regolamentazione: si dovrebbe giungere a un accordo entro la fine dell'anno.

Rimane infatti ancora qualche nodo da sciogliere: fra tutti la questione della neutralità della Rete che secondo alcuni analisti non sarebbe sufficientemente difesa. L'attuale pacchetto si presterebbe infatti ad interpretazioni. Quando si parla della possibilità per gli Internet Provider di offrire "servizi speciali" ottimizzati per alcuni tipi di contenuti - tipo IPTV – è evidente che i principi della neutralità potrebbero essere messi in discussione.

Ad ogni modo complessivamente "Telecoms Single Market" prevede la creazione di un unico mercato UE delle telecomunicazioni, la fine delle tariffe di roaming, il divieto di blocchi ai servizi e filtri, la gestione delle licenze di spettro per il wireless broadband, trasparenza nei contratti Internet e infine più facilità di cambio di fornitore per i clienti.