TDR, qualsiasi oggetto può essere sensibile al tocco

Applicando la riflettometria nel dominio temporale è possibile rendere qualsiasi oggetto sensibile al tocco. Una tecnologia vecchia usata quindi per nuove applicazioni. Chi l'avrebbe detto?

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a cura di Manolo De Agostini

La riflettometria nel dominio temporale (Time domain reflectometry, TDR) potrebbe essere utile anche negli oggetti di tutto i giorni, per consentire di rilevare dove è avvenuto il tocco e impartire precisi comandi. Questa tecnica, per chi non la conoscesse, consente di "individuare con precisione una perdita, variazione o interruzione del segnale elettrico", scrive Wikipedia.

Nella TDR ogni volta che un filo viene toccato parte un impulso che lo attraversa fino a incontrare un rilevatore, che rimanda l'impulso indietro. Misurando la velocità dell'impulso e il tempo che impiega per tornare indietro, il software può rilevare con precisione il punto da cui è partito l'impulso.

Fino a poco tempo fa questa tecnica richiedeva software complicati e un'elevata potenza di calcolo, e assicurava una precisione in centimetri. Sembra tuttavia che le cose stiano per cambiare e forse siamo arrivati, o perlomeno non siamo tanto lontani, dal raggiungere un livello tale da consentire a un system on chip di gestire il tutto senza grossi problemi.

A lavorare a questo progetto ci sono i ricercatori dell'Università di Monaco e l'Hasso Plattner Institute, interessati a capire come applicare la tecnica a superfici modulari, sottili, deformabili e a differenti dispositivi. "Abbiamo dimostrato come usare questo metodo per fare vestiti intelligenti e realizzare rapidamente prototipi di oggetti sensibili al tocco e di forma arbitraria".

I ricercatori hanno lavorato su tre parametri, ovvero finezza, modularità e deformabilità. Hanno applicato la tecnica a un cavo, consentendo così di rendere sensibili al tocco oggetti metallici sottili come le corde di una chitarra.

Hanno realizzato un sistema a due pin che permette di collegare a cascata segmenti sensibili al tocco e infine hanno creato dispositivi touch deformabili inserendo fili allungabili su un nastro elastico. Il video che vedete nella notizia è molto chiaro sulle possibili applicazioni, anche se per ora è un semplice esperimento di laboratorio.