Telecom concorda con Fastweb: che paghi Google

Anche Telecom Italia si schiera con Fastweb contro i fornitori di servizi: non contribuiscono allo sviluppo della rete. A questo punto sarebbe bene che il Governo si attivasse.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia e Fastweb la pensano allo stesso modo sui cosiddetti over-the-top, come ad esempio Google: dovrebbero contribuire allo sviluppo delle infrastrutture di rete. L'AD Franco Bernabé, stamani durante l'audizione presso la commissione Lavori Pubblici del Senato, ha espresso la medesima linea di pensiero di Parisi di Fastweb (Fastweb: facciamoci pagare la NGN da Google).

"la rete in rame continuerà a servire per molti anni la maggior parte delle utenze del paese"

Dopo i venti di tempesta ecco l'inciucio che non ti aspetti. I due (presunti) feroci avversari che parlano dei ricavi incamerati dai fornitori di servizi statunitensi, e del triste destino che spetta alle telco italiane. Noi, dice Bernabè, che investiremo ben 8,7 miliardi di euro nei prossimi tre anni, dopo i 3,1 miliardi impegnati nel 2010 "per migliorare la qualità dei servizi all'ingrosso e al dettaglio, ampliare la copertura broadband, sviluppare l'ultra-broadband a partire dalle aree geografiche a maggiore domanda potenziale". E loro che, senza essere gravati di alcun costo, approfittano delle infrastrutture altrui – per di più non lasciando occupazione e risorse fiscali in capo ai paesi in cui operano.

Destino cinico e baro quello che funesta i nobili progetti di Telecom.  Il tutto sussurrando al vento che "la rete in rame continuerà a servire per molti anni la maggior parte delle utenze del paese", come riporta la Stampa. E vien da pensare che qualcuno in commissione di fronte a tale gufata abbia avuto almeno la decenza di sfiorarsi i regali zebedei. 

Gli italiani avrebbero apprezzato.