Telecom dice no al progetto ENEL Open Fiber, farà da sola

Telecom Italia non collaborerà al progetto ENEL Open Fiber, ma ha confermato che parteciperà a tutti i bandi Infratel per le aree a fallimento di mercato.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia ha risposto picche alla proposta di collaborazione di ENEL per il progetto Open Fiber. Ed è una brutta notizia per la società elettrica perché l'infrastruttura dell'ex-monopolista è la più estesa nel Paese con più di 10,4 milioni di km di fibra ottica e 115,5 milioni di km di coppie di fibra in rame.

"La nostra società ha oggi 11 milioni di chilometri di fibra posata, ci consideriamo market leader nelle infrastrutture con amplissimo vantaggio", ha dichiarato il presidente Giuseppe Recchi. "Il nostro mestiere è continuare a investire quanto previsto nel piano industriale. Siamo i più grandi investitori in Italia in qualsiasi settore di confronto vogliamo metterci".

fibra

Insomma, un patto con Enel "non è all'ordine del giorno", quindi lo sviluppo ultra-broadband su doppio binario andrà avanti. La società guidata da Francesco Starace, con l'acquisizione di Metroweb, punterà soprattutto su collaborazioni con le municipalizzate e gli operatori. Dopodiché la partecipazione ai bandi Infratel per le aree a fallimento di mercato prevederà una costruzione da zero. Telecom Italia invece potrà avvantaggiarsi delle infrastrutture già esistenti, sebbene si tratti per lo più di reti in rame.

L'unico nodo è quello regolamentare. Recchi auspica che "ci siano contesti regolatori equivalenti per tutti", perché una maggiore "concorrenza nell’infrastruttura migliora la capacità di copertura del Paese, quindi è importante che le imprese siano messe tutte nelle condizioni di competere".

Telecom ha confermato che parteciperà a tutti i bandi e secondo gli esperti cercherà di mantenere le promesse di sviluppo più di quanto abbia fatto in passato. I motivi si devono soprattutto all'azionista di riferimento Vivendi, che ha interesse a veicolare i suoi contenuti, la designazione dell'AD Flavio Cattaneo per ridurre costi e incrementare investimenti nello sviliuppo, e infine la concorrenza di ENEL.

L'ex monopolista sa bene che il fattore tempo è chiave. Mantenere i clienti delle zone in digital divide, rilanciando con pacchetti fibra concorrenziali, sarà più facile che riconquistarli un domani dopo averli persi a causa della concorrenza.