Telecom Italia acquisita da Telefonica: verosimile e pratico

Telefonica è l'unica candidata ufficiale per l'acquisizione di Telecom Italia.

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a cura di Dario D'Elia

Telefonica avrebbe presentato un'offerta per le rilevare le quote di Mediobanca, Generali e Intesa San Paolo, soci uscenti della holding Telco. Lo svela l'Huffington Post, anche se in verità condivide l'indiscrezione con altre testate giornalistiche. Per il colosso italiano siamo entrati in una fase di non ritorno: il 19 settembre, durante il prossimo consiglio di amministrazione si conoscerà il destino dell'azienda.

"Ci sarà un ampio dibattito e in quella sede si prenderanno decisioni coerenti", ha dichiarato l'AD di Telecom Italia, Marco Patuano, lo scorso weekend a margine del workshop Ambrosetti di Cernobbio. "La priorità è definire una forte visione industriale per i prossimi anni su cui fare le necessarie considerazioni finanziarie. Ragionare al contrario diventa ostico. Il vero tema è definire con chiarezza quali sono le linee strategiche e poi perseguirle con decisione. Differenti scenari possono richiedere diversi interventi".

Telefonica

Al momento si parla di un'unica offerta sul tavolo: quella di Telefonica appunto, in queste ore al vaglio dei soci. Sulla porta vi sarebbe anche Naguib Sawiris, il magnate egiziano che da tempo smania per entrare nella cabina di controllo dell'azienda. Infine si chiacchiera molto di un interessamento di At&T e del messicano Carlos Slim. Ma sono solo speculazioni.

Vodafone è un'altra pretendente potenziale, ma in verità solo perché è l'unica che vanta un portafoglio sufficientemente farcito. Un'eventuale acquisizione darebbe un'infinità di problemi sia sotto il profilo finanziario che antitrust.

Telefonica è decisamente la favorita, se non altro perché il mercato sudamericano è chiave. Le sue controllate Vivo e Telefonica Argentina oggi godono di un trattamento di favore da parte di Tim Brasil e Tim Argentina. Se domani dovessero finire nelle mani di temibili avversari i conti potrebbero saltare. È vero che con l'acquisizione di Telecom Italia sarebbe costretta a cedere le filiali Telecom per problemi antitrust, ma almeno potrebbe scegliersi l'acquirente meno arcigno.

Il governo italiano, a questo giro, ha confermato di non avere preclusioni rispetto agli stranieri. Ma Palazzo Chigi è sempre più in bilico. Una crisi rimetterebbe tutto in discussione.